Inaugurata il 15 marzo, è in corso a Cagliari, al Palazzo dei Congressi della Fiera internazionale della Sardegna, la prima edizione di Bitas, Borsa internazionale del turismo attivo in Sardegna.
L’evento, organizzato dall’Agenzia Sardegna Promozione d’intesa con l’assessorato al Turismo della Regione Sardegna, fa incontrare gli operatori specializzati della domanda nazionale e internazionale con l’offerta sarda. Oltre al workshop, la Bitas – che si concluderà giovedì 18 marzo – propone seminari ed educational tour in tutta l’isola.
Turismo attivo in espansione
Il turismo attivo combina avventura, ecologia e cultura, e nel suo àmbito rientrano tutte le tipologie di scoperta del territorio a basso impatto ambientale che non sono esclusiva osservazione ma implicano un impegno del visitatore. Cicloturismo, trekking, windsurf, kayak, arrampicata, deltaplano, paracadutismo, parapendio, nordic walking e altro ancora. Il turismo attivo è un segmento del mercato globale in forte espansione.
Rispetto al turismo più classico, ha il vantaggio di garantire flussi nell’arco di tutto l’anno, di coinvolgere territori a vocazione tradizionalmente non turistica e di attrarre nuove tipologie di visitatori normalmente non catturati dall’offerta tradizionale. La Sardegna, per le peculiarità uniche del suo territorio, ben si presta allo sviluppo di questo settore.
La protesta della Confcommercio Nuoro e Ogliastra
La decisione di far svolgere la Bitas a Cagliari è stata criticata da Luigi Crisponi, presidente Confcommercio Nuoro e Ogliastra, che l’ha definita «un incomprensibile scippo» alle province della Sardegna centrale, che fin dal 1994, su iniziativa dell’Esit, aveva ospitato la Borsa del turismo ambientale (Bta).
Crisponi si chiede il motivo di quello che lui definisce uno «sgarbo a vantaggio di un territorio già ricco di opportunità e certamente meno martoriato di quello del Nuorese».
Il presidente di Confcommercio Nuoro e Ogliastra lamenta anche la «sonnolenza della Camera di Commercio di Nuoro che fu partner attivo in quegli anni e che adesso, pur a fronte di varie sollecitazioni della Confcommercio, si è incredibilmente dimostrata insensibile e con nessuna lungimiranza rispetto alla riproposizione di un evento di vitale importanza per le tante piccole attività e imprese operanti nell’àmbito del turismo attivo».