La Romagna è una terra storicamente votata all’agricoltura. E l’agricoltura, come molte altre attività che si svolgono all’aperto era, ed è tutt’ora, soggetta alle avversità metereologiche. Così, nel passato, la tradizione contadina voleva che per scongiurare la il maltempo e favorire l’ingresso della primavera venissero compiuti dei riti propiziatori, come i fuochi magici: i “Lòm a Merz” (i lumi di marzo) , che tornano anche quest’anno dal 26 febbraio al 3 marzo. Si tratta di un’antica tradizione che rivive nei paesi di Faenza, Brisighella, Riolo Terme, Casola Valsenio, Russi, Bagnacavallo, Ravenna, Modigliana e Argenta. Organizzato dall’Associazione “Il Lavoro dei Contadini”, l’evento animeràle aie delle case contadine attraverso un calendario di 40 appuntamenti per far riscoprire antiche usanze, cibi contadini, il dialetto, la musica popolare, l’arte degli artigiani. Coinvolti nella realizzazione del progetto ci sono: l’Associazione Friedrik Schurr, che ha il grande merito di traghettare il dialetto romagnolo alle future generazioni; Slow Food, che segnala e rivaluta con i suoi presidi i prodotti più significativi del territorio; Musica nelle Aie, per il suo straordinario contributo alla riscoperta di musiche popolari.
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Antiche tradizioni in Romagna, pubblicato su Goolliver, un mondo da vedere. il 26/01/2011
© Nicoletta per Goolliver, un mondo da vedere., 2011. |
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Tag: enogastronomia, Romagna, tradizioni