Nelle 137 magnifiche opere di Chagall proposte nella mostra di Palazzo Forti ”Chagall. Il mondo sottosopra”, i personaggi, gli animali, gli oggetti che popolano paesaggi complessi spesso sfidano la legge di gravità. O meglio la vedono da una diversa, originale prospettiva.
“Mi tuffo nelle mie riflessioni e volo al di sopra del mondo“, scriveva Chagall nel suo diario e i dipinti, i disegni e le incisioni esposti a Palazzo Forti esprimono questa personalissima rappresentazione delle cose. E’ un mondo “sottosopra”, alla rovescia, dove regole e rigidità hanno ceduto il passo a sogno e fantasia. ”Un uomo che cammina ha bisogno di rispecchiarsi in un suo simile al contrario, per sottolineare il suo movimento”, così come ”un vaso in verticale non esiste, è necessario che cada per provare la sua stabilità”, annotava Chagall.
Chagall. Il mondo sottosopra
I 137 dipinti, disegni e incisioni esposti in questa grande mostra sono datati tra il 1917 e il 1982: attraversano quindi gran parte della vita di Chagall e gran parte del recente Novecento. Sono opere provenienti dal Musèe national Marc Chagall di Nizza, dal Musèe national d’Art Moderne Centre Georges Pompidou e da importanti collezioni private. A Verona la mostra giunge dopo essere stata presentata, con grandissimo successo, al Musèe national Marc Chagall di Nizza e all’Ara Pacis di Roma e celebra i 25 anni dalla scomparsa di Chagall (1887 – 1985).
Chagall e i surrealisti
Sono molti gli approcci possibili all’opera di Chagall: la relazione con i movimenti d’avanguardia a cui si è accostato nel corso della sua vita, ma da cui si è poi sempre distinto per originalità; i temi legati alle sue origini russe ed ebraiche e i relativi contenuti spirituali; la sua capacità di servirsi di tecniche miste per superare le frontiere fra pittura e grafica. Questa mostra ha scelto di indagare le affinità che l’artista condivise con i Surrealisti – anche loro seguaci della “rivoluzione” e del sovvertimento dei valori stabiliti – e il forte sentimento della sua identità religiosa.
Una sfida alla legge di gravità
Osservando le opere di Chagall si può cogliere la peculiarità che contraddistingue l’universo dell’artista: i personaggi, gli animali, gli oggetti che popolano paesaggi complessi spesso sfidano la legge di gravità. Il mondo che Chagall raffigura è, nel vero senso del termine, un mondo “sottosopra” in cui ”il tempo non ha sponde”, per riprendere il titolo di un quadro degli anni trenta, nel quale fidanzati, sposi, rabbini, musicisti, orologi a pendolo, carretti, asini, galli e il pittore stesso – che si è ritratto tante volte nelle sue tele – si abbandonano ad audaci acrobazie come i circensi, altro soggetto che l’artista raffigura tanto volentieri.
Questo mondo capovolto è senza dubbio il frutto di una visione che si è formata attorno a molteplici assi. Uno di questi è la religione ebraica, con i suoi racconti fondatori in cui il caos iniziale, l’esodo delle folle erranti e altri celebri episodi sembrano anticipare gli sconvolgimenti della storia recente, i suoi esili e le sue diaspore. La rivoluzione d’Ottobre alla quale Chagall prese parte è il secondo. Le immagini che l’artista crea restituiscono ai termini “rivoluzione” e “capovolgimento” la loro piena accezione fisica.
La magia di un mondo capovolto
I fattori culturali e artistici sono una terza fonte. L’opera di Chagall si colloca facilmente tra le tradizionali stampe popolari russe e le immagini derivanti dal Surrealismo, dimostrando così di aver tanto ricevuto quanto innovato. Osservare le opere di Chagall ci porta ad individuare le peculiarità che contraddistinguono l’universo raffigurato. Ogni singolo quadro permette di contemplare un mondo in cui il capovolgimento dell’ordine costituito può derivare tanto da catastrofi e tragici sconvolgimenti quanto dal fascino e dal piacere, popolato com’è da personaggi di un’altra epoca che abitano improbabili spazi, da animali trasfigurati di cui è difficile individuare la specie e dominato da architetture raccolte che ospitano scene quotidiane raffiguranti altrettanti spettacoli magici.
Ogni singola tela di Chagall contiene episodi nei quali gli esseri umani, gli animali e perfino gli oggetti sono stati spostati, mossi, collocati in un luogo “altro”. La loro immagine si è liberata da ogni tipo di realtà contingente e da ogni punto di ormeggio, così da risultare più facile per lo spettatore lasciarsi trasportare in un mondo “sottosopra”.