Guida di Viaggio a Girona

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Girona, sorge in una posizione privilegiata vicina a Barcellona e a metà strada tra mare e montagna. Penalizzata da un turismo mordi e fuggi, la città, conserva uno dei più ricchi complessi monumentali della Catalogna. In passato Girona ha subito varie dominazioni, a causa della sua posizione al confine con la Francia. Questo ha portato a un aperto contrasto con la cultura francese mettendo accentuando ancora di più la propria cultura catalana.

Secondo la leggenda, a fondare la città fu un personaggio mitologico: Gerione, un gigante con tre teste, figlio di Crisaroe e di Calliroe, re dell’isola di Eritrea, nell’Oceano Atlantico. Nell’intento di allargare il suo regno, Gerione si spinse fino ai limiti della Spagna, dove fondò una città, alla quale diede il suo nome: Geriona. Le prime popolazioni della zona furono gli Iberici, che si stabilirono lungo i promontori più alti che circondano l’attuale città. Nel 1285, il sovrano francese Filippo II l’Ardito, mise sotto assedio la città. Il XIII secolo rappresentò invece un periodo di splendore per la città, grazie alla comunità ebraica di Girona. Comunità che fu costretta a fuggire dalle persecuzioni il secolo successivo.

Molti ebrei vennero rinchiusi nella torre di Girona, la torre Gironella, per costringerli a convertirsi al cristianesimo. In seguito al matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, e al nascere, con l’unione dei loro due regni, del nuovo regno di Spagna, gli ebrei furono espulsi da tutti i territori che erano sotto il loro dominio. Oggi il ghetto di Girona testimonia di questa operosa comunità, risulta uno dei ghetti meglio conservati d’Europa diventando in questi ultimi anni una delle attrazioni turistiche della città.

L’assalto più famoso che la città dovette subire fu quello attuato dalle truppe di Napoleone Bonaparte agli inizi dell’ottocento, durante la guerra d’indipendenza spagnola. Il dominio francese anche se breve portò una modifica nell’assetto di Girona con la costruzione, nel 1850, della Devesa, un enorme giardino che si trova fuori la cinta di mura al di là del fiume Onyar. La Devesa è il parco urbano più grande della Catalogna, contiene circa circa 2.500 platani e un giardino in perfetto stile francese.

Alla fine dell’ottocento, con l’abbattimento del muro di cinta a sud della città, Girona cominciò ad assumere la forma odierna. Oggi la città vanta un posto di primo ordine per quanto riguarda il patrimonio artistico e la qualità della vita.

I musei principali di girona

Il Museo d’Arte di Girona, conosciuto come MDA, si trova alla fine della Pujada de la Catedral ospitato in uno degli edifici più d’interesse della città: il Palazzo Episcopale. Nei suoi sei piani sono esposte opere a partire dal periodo romanico fino all’atre contemporanea.

Il Museo della Storia della città, situato in pieno centro storico, che occupa differenti locali dell’antico convento cappuccino di Sant’Antonio. Nella collezione permanente del museo, sono presenti un gran numero di reperti archeologici, cimeli storici e fotografie d’epoca che accompagnano il visitatore dall’origine della storia di Girona, fino alla città dei giorni nostri.

E infine, il Museo della storia ebraica, che ripercorre la storia della comunità ebraica di Girona a partire dal XI secolo, fino all’espulsione finale da parte dei Re. Nelle sue sale ci sono numerosi oggetti appartenenti alla cultura ebraica di vari periodi storici, di particolare interesse una grandiosa collezione di antiche lapidi.

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12Prossima ›In Catalogna, nella piana di Girona, sorge l’omonima città spagnola(in Casigliano Gerona), ultima provincia della catalogna prima del confine con la Francia. Confinante a nord con i municipi di Sant Julià de Ramis e Sarrià de Ter, ad est con il municipio di Celrà, a sud-est con i municipi di Juià e Quart, a sud-ovest con i municipi di Fornells de la Selva, Vilablareix e Salt, ed a ovest con il municipio di Sant Gregari, Girona è una città profondamente affezionata alle sue origini: le tradizioni dei gironini (così si chiamano i sorridenti abitanti) hanno dovuto resistere nel corso dei secoli alle numerose imposizioni da parte delle culture diverse che hanno dominato il territorio. La vicinanza al confine fa sì che la storia di Girona sia una lunga serie di operazioni di difesa: stretta nella morsa della cultura francese e di quella casigliana, la città ha imparato a lottare e ha dovuto faticare per affermare la propria identità, guadagnandosi un ruolo preponderante nella cultura catalana.

Posta al crocevia tra la montagna e il mare, tra i Pirenei e la Costa Brava, il centro storico della città di Girona accoglie un complesso monumentale di straordinaria bellezza e valore storico: mura medievali, esempi di architettura romanica, gotica e barocca e uno dei quartieri ebrei meglio conservati di tutt’Europa. La spiccata personalità di Girona, oltre al suo ricco patrimonio, è tangibile anche nella vitalità culturale ed economica dei suoi abitanti ben fieri – e a ragione – di vivere in una città privilegiata, accogliente, fatta a misura d’uomo e con un alto tenore di vita

La leggenda narra che fu il personaggio mitologico Gerione, un mostruoso gigante con tre teste, a fondare Girona, nell’intento di ampliare il suo regno il più possibile. Gerione si spinse fino ai limiti della penisola iberica, dove fondò la città, e la sua brama di conquiste venne interrotta soltanto dall’eroe Ercole, in una delle sue celebri dodici fatiche. In realtà i primi a popolare la zona furono gli Iberici, attirati qui dai promontori più alti che cingono l’attuale città. In origine il villaggio più importante era Sant Julià de Ramis. La fondazione di Girona è invece da ricollegare a necessità militari, risalenti all’epoca romana: fu Pompeo a edificare un “oppidum” per difendere la zona da Sartorio, che aveva assoggettato i popoli del luogo. La piazzaforte eretta da Pompeo fu chiamata Gerundi, nome dall’etimologia ancora incerta. L’ipotesi più accreditata è che derivi dal nome antico della località, detta in lingua iberica Undarius, da cui anche il nome del fiume cittadino, l’Onyar.

La parte più bella e affascinante di Girona è il Barri Vell, lo storico cuore cittadino. Qui si concentrano i monumenti principali, abbracciati dalla possente cinta muraria percorribile a piedi in quella che viene detta “passeggiata della muraglia”, durante la quale è possibile ammirare i resti archeologici e un magnifico panorama della città.

Sulle rive del fiume Onyar stanno allineate le graziose case dai colori pastello. Risalenti a diverse epoche, le abitazioni raccontano storie di pescatori e di gente semplice che viveva in una zona degradata, a stretto contatto col corso d’acqua. Alla fine del Medioevo, infatti, esse si trovavano a ridosso delle mura ed erano dette “penjades”, ovvero pendenti, visto che si sporgevano sul fiume. In seguito la Ramala si è ampliata e le mura, a quest’altezza, sono state abbattute, consentendo di inglobare le case nel centro storico e ristrutturarle, restituendo loro un caratteristico aspetto da case delle bambole. La somiglianza con le abitazioni che a Firenze si affacciano sull’Arno ha fatto sì che Girona guadagnasse il nome di Petita Florencia.

In corrispondenza delle cases penjades, il ponte Eiffel collega le due rive dell’Onyar: costruito nel 1877 dal famoso ingegnere Gustave Eiffel, che aveva intenzione di conservarlo nella sua abitazione parigina, il ponte venne acquistato dalla città di Girona, per sostituirlo a una pedana di legno rossa che i pescatori avevano adibito a rudimentale ponticello. Nel dedalo di stradine che tessono la trama del Barri Vell si trova anche il ghetto giudeo, El Call, che ospitò fino alla fine del XV secolo la comunità ebraica di Girona. Tra i nuclei medievali meglio conservati in tutta Europa, vi si trova l’antica sinagoga, oggi trasformata in un centro studi dell’università di Girona. Sul lato nord del centro si può vedere il Montjuïc, il monte dei giudei.

La bella Cattedrale di Santa Maria fu iniziata nel XI secolo e terminata nel XVIII secolo. Dopo San Pietro in Vaticano, si tratta della seconda più grande del mondo, oltre ad essere la chiesa a pianta basilicale con la navata gotica più larga del mondo (22,98 metri). Tra i tanti doccioni della cattedrale uno soltanto rappresenta una figura umana, precisamente una strega, detta strega della cattedrale. Secondo la leggenda, infatti, viveva in città una donna pratica di stregoneria la quale, per esprimere il suo disprezzo verso la religione, si divertiva a lanciare pietre contro il tempio. Un giorno, per intervento divino, fu trasformata in pietra, e i cittadini la inserirono nella costruzione della cattedrale: in questo modo dalla sua bocca non sarebbero più uscite maledizioni ed insulti, ma soltanto limpida acqua piovana.

Interessante è anche la Chiesa di Sant Feliu (o San Felix), iniziata all’inizio del XII secolo, sopra la tomba di San Felice l’africano. La pianta è romanica, ma la costruzione fu realizzate in varie tappe e stili differenti: l’abside e le decorazioni degli interni, ad esempio, sono gotici, mentre la facciata principale e la scalinata sono barocche. Nella chiesa è custodita la tomba di Alvarez de Castro, il generale che lottò per la difesa della città durante la guerra di indipendenza, combattendo fino alla morte contro le truppe napoleoniche. Di fronte alla scalinata dell’edificio si trova la Lleona, simbolo di Girona, una statua di origine medievale che rappresenta una leonessa arrampicata su una colonna. Secondo la prescrizione della leggenda, ogni abitante di Girona che si appresti a partire per un lungo viaggio deve baciare il posteriore della leona, con la promessa di tornare presto alla cittadina catalana. La scultura attualmente esposta è una copia, mentre l’originale si trova nel Museo d’Arte di Girona.

Il Monastero di Sant Pere de Galligants, che contiene il Museo Archeologico di Girona, è una delle più importanti costruzioni del romanico catalano. Completata nel XII secolo, era in origine un monastero benedettino, edificato al di fuori del recinto urbano.

Da vedere sono poi i bagni arabi, che si rifanno alle terme e ai bagni pubblici di età romana ma presentano anche elementi decorativi di gusto orientale. Alla fine del percorso una bella cupola, sormontata da un lucernario, illumina gli ambienti creando un effetto molto rilassante e suggestivo. La visita può continuare con il parco della Devesa, il più grande parco cittadino della Catalogna, ristrutturato dai francesi durante la dominazione napoleonica e arricchito da circa 2.500 platani e un giardino in perfetto stile francese. Girona possiede poi una rambla, il corso principale che ha origine dal Pont de Pedra e scorre accanto al letto del fiume Onyar. Nel medioevo vi si svolgeva un vivace e colorato mercato, e oggi è un ombreggiato viale che ospita, sotto i suoi portici accoglienti, i principali negozi e bar all’aperto del centro.

Importante è anche la Plaça de independencia, una piazza porticata in cui sorge il monumento ai caduti nella dominazione napoleonica di Girona. Qui si trovano molti dei locali di Girona, che ne fanno il punto di ritrovo principale della vita notturna gironina. Interessante è un palazzo del 1918, non lontano dalla stazione ferroviaria,”La Punxa”, uno degli esempi più belli ed eleganti di stile liberty catalano.

Girona offre numerosi musei, come il Museo della storia della città, nei locali dell’antico convento cappuccino di Sant’Antonio (Sant Antoni); il già ricordato Museo Archeologico, all’interno del Monastero di San Pere dels Galligants; il Museo del Tesoro della Cattedrale, che occupa varie sale della Cattedrale; il Museo d’Arte, conosciuto come MDA, alla fine della Pujada de la Catedral (Salita ella Cattedrale), allestito in uno degli edifici più d’interesse della città: il Palazzo Episcopale.

Per finire, il Museo della storia ebraica e il Museo del Cinema, unico museo di questo tipo in tutta la Spagna, inaugurato nel 1998.

Tra le manifestazioni che invadono di allegria le strade della città c’è la Festa di Sant Narcís, dedicata al Santo Patrono, che si svolge dal 28 ottobre al 6 novembre. Il tutto comincia con una proclamazione ufficiale del sindaco durante il primo giorno dei festeggiamenti, seguita da una messa il giorno successivo. Ci si dedica poi ai divertimenti nel Parco de la Devesa, dove vengono allestiti degli stand chiamati “les barraques”, ed un palco per i concerti. Un momento particolare della manifestazione è quello dei CorreFoc: nelle viuzze del Barri Vell i partecipanti, travestiti da diavoli, sfilano tra la folla e coinvolgono gli spettatori: con fiaccole e fuochi artificiali inseguono i malcapitati del pubblico, nel tentativo di “bruciarli”.

In primavera si tiene invece l’esposizione dei fiori, una festa nata recentemente, di carattere promozionale, turistico e commerciale, che si celebra la terza settimana di maggio. Gli allestimenti sono frutto della creatività e della fantasia di artisti locali, che con vere e proprie opere scenografiche abbelliscono i vari luoghi storici della città.

Da ricordare sono anche il Festival de Teatre Temporada Alta, il Festival de Cinema de Girona (Girona Film Festival), e “Las Carpes”, manifestazione estiva che si svolge all’interno del Parco della Devesa.

L’aeroporto internazionale Girona-Costa Brava serve efficacemente la città e il resto della provincia. Si trova nel municipio di Vilobí d’Onyar, a 12 km da Girona. Dopo la sua costruzione, nel 1969, la struttura ha visto un graduale aumento della sua importanza, sino a diventare un’infrastruttura di prima categoria, grazie all’arrivo delle compagnie a basso costo a partire dal 2003. Questo cambiamento ha avuto positive conseguenze anche sulla città, che ha acquistato una maggior notorietà da un punto di vista turistico.

Il clima della città è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da estati calde durante le quali, in particolare in luglio e agosto, le temperature salgono fino a 30°C, e inverni freddi ma non eccessivamente rigidi. Anche in dicembre, gennaio e febbraio, infatti, è raro che le temperature scendano al di sotto di 0°C. I mesi in cui le precipitazioni sono più abbondanti sono maggio e ottobre.

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