Fa parte dello Stato del Senegal il Gambia ed è inserito nell’Africa Sub-Sahariana per questo ha un clima tropicale. Questo significa che venta la cosiddetta stagione delle piogge, che va da giugno a ottobre e quella secca, per tutti gli altri mesi. Meglio evitare però maggio, in quanto l’umidità è esagerata e non si sta molto bene. Da novembre ad aprile le temperature sono più fresche e la costa è sempre battuta dal vento. Le massime si aggirano tra i 24° tra dicembre e febbraio e i 30° tra giugno e settembre.
La capitale è Banjul e non è ancora inserita nei percorsi propriamente turistici, perciò potrete godere di paesaggi incontaminati e soprattutto non troppo carichi di folla. Si parla l’inglese ma è molto più diffuso il dialetto mandinko, mentre i musulmani rappresentano il 90 per cento della popolazione. Se nei villaggi interni ci si affida ancora ai culti animisti, non mancano i cristiani. Da novembre in poi, se questa è la vostra meta di viaggio, non dimenticate gli abiti leggeri, in particolare se vi recherete sulla costa, ma non devono mancare anche maglie e pantaloni a maniche lunghe per la sera. Questo perchè non è remota la possibilità di essere punti dagli insetti. In più dato che il Gambia rispetta molto le leggi imposte dal credo musulmano potrebbero servirvi pure in altre occasioni.
Lasciatevi consigliare dal medico, ma sarebbero da praticare le vaccinazioni contro l’epatite A e B , la febbre gialla e la meningite. C’è chi suggerisce pure la difterite e il tetano ma durante l’anno è consigliata la profilassi antimalarica. Da queste parti ne esistono forme con decorso immediato e morte, per questo durante la permanenza adottate tutte le giuste precauzioni contro le punture di zanzara. Bevete poi molta acqua minerale soprattutto nei villaggi e portate con voi farmaci particolari se ne usate. In linea di massima il Paese è sicuro , ma fate attenzione ai pochi luoghi turistici sulla costa, perchè sono in aumento furti e scippi soprattutto nelle ore notturne e nelle aree isolate.