Durante un viaggio a volte un ritratto, magari rubato, può risultare più interessante di un paesaggio o di un monumento. Si perchè l’abbigliamento tradizionale, l’espressione e i caratteri somatici raccontano in modo inequivocabile della nostra esperienza e lasciano sognare. E’ chiaro che è necessario che la foto sia bella e se non siete dei professionisti della fotocamera non disperate, con qualche utile consiglio potrete ottenere degli ottimi risultati, almeno per cominciare:
Per prima cosa, soprattutto se vi trovate in luoghi come l’Africa o l’Asia dove non di rado il ruolo della donna è più defilato cercate di avere sempre il massimo rispetto. Lo stesso vale per l’Europa e per qualunque altra parte del mondo: mai essere ossessivi e maleducati anche per evitare spiacevoli conseguenze. Meglio chiedere il permesso se non volete ottenere uno scatto rubato e conoscere i fondamenti della cultura locale diventa fondamentale. Qualche volta vi chiederanno di spedire l’immagine, cercate di farlo del resto è il minimo per chi vi ha concesso di riprendere le proprie fattezze fisiche. Se il permesso è accordato la tendenza sarà quella di mettersi in posa. Cercate invece di evitarlo perchè il risultato non sarà naturale e, quindi, meno interessante.
Non restate troppo a lungo a produrre scatti per non stancare il vostro soggetto e soprattutto fate attenzione ai dettagli. Molti sono infatti i particolari che possono essere svelati di una persona e parlano più di qualunque immagine intera. Mettete in primo piano, se lo meritano, mani, occhi, rughe d’espressione ed eventuali tatuaggi. Qualche volta potranno colpire la vostra attenzione anche bracciali o ornamenti ai piedi. Non fotografate nessuno con il sole troppo alto e nelle ore calde altrimenti lo trasformerete inevitabilmente in un mostro. Perfetta, invece, è una luce riflessa o morbida come quella di una giornata nuvolosa o una istantanea di mattina presto o nel pomeriggio.