La Regione Lombardia ha approvato la legge che istituisce l’albergo diffuso, e vara nuove norme per i bed & breakfast. Relatore il consigliere della Lega Giosuè Frosio, per un progetto che ha ottenuto anche il consenso del gruppo lombardo del PD. Formalmente istituito, l’albergo diffuso potrà quindi accedere a programmi di sviluppo sostenuti da finanziamenti pubblici nazionali ed europei.
Come è noto, si tratta di un complesso che utilizza edifici preesistenti – che la legge prevede si trovino entro i 200 m. dalla reception e dagli ambienti comuni – che integra dotandoli di servizi alberghieri di supporto logistico e commerciale, inclusa la ristorazione, così da trasformarli in un’unità ricettiva fisicamente inserita all’interno della comunità locale.
Questa formula, già ampiamente collaudata, ha consentito il recupero di antichi borghi di pregio, spesso in abbandono. Il primo albergo diffuso è nato negli anni ‘80 in Carnia, sui monti del Friuli, per recuperare i borghi danneggiati dal terremoto del 1976.
«L’albergo diffuso è uno strumento importante – ha detto Frosio – perché consente di creare nuova ricettività senza costruire ancora, e mette in rete un’offerta di servizi locali altrimenti dispersa». La legge modifica anche la disciplina per i bed & breakfast, estendendone la capacità, che cresce dalle attuali tre camere e 6 posti letto a quattro camere e 12 posti letto.