Mentre molti stati membri si sono già dotati dei body scanner negli aeroporti o stanno per farlo – Italia inclusa – la Commissione Europea e il Parlamento non hanno preso una posizione formale sul difficile argomento: il Commissario ai Trasporti Siim Kallas, che ha riferito al Parlamento, ha spiegato che l’impatto sulla salute dei passeggeri e sulla protezione della loro privacy va valutato appieno prima che l’Unione Europea possa adottare una posizione condivisa su questa nuova tecnologia.
Non solo: secondo Kallas il body scanner non sarà una panacea contro il terrorismo che minaccia il trasporto aereo: «Piuttosto sono necessarie misure coordinate e combinate – ha detto – in termini di inelligence, con nuovi metodi di ricerca e con la collaborazione internazionale». Il commissario Kallas presenterà un’analisi approfondita del tema al Parlamento Europeo in aprile, per fornire base scientifica alle scelte dell’Unione.
Nel frattempo però i body scanner sono stati già introdotti negli aeroporti britannici di Heathrow e Manchester, Italia e Olanda li introducono a giorni. Ma Belgio e Spagna hanno preferito attendere il parere europeo.