Le camere occupate negli alberghi italiani nel 2009 sono state solo il 3,1% in meno rispetto al 2008, e nei dati Eurostat l’Italia è il primo Paese del mondo per le presenze alberghiere – 252 milioni nel 2008, la rilevazione più recente – seconda solo alla Francia per volume di arrivi. Ha detto anche questo il ministro del Turismo Michela Brambilla, inaugurando la Bit insieme ai vertici delle istituzioni lombarde.
«E siamo il numero uno per qualità e contenuti della nostra offerta – ha aggiunto – e per la nostra tradizione di accoglienza. A chi ci accusa di essere cari rispondo che non potremo mai essere più economici di altri Paesi, piuttosto dobbiamo lavorare sul rapporto tra qualità e prezzo. Peraltro se le nostre perdite sono state contenute lo dobbiamo anche al fatto che gli operatori hanno tagliato le tariffe, in media dell’8%, e anche fino al 30% nei 4 e 5 stelle».
E sarebbero rapidamente in arrivo i 118 milioni di euro che il ministro Brambilla ha ottenuto dal governo «per finanziare progetti di eccellenza delle imprese del settore – ha ripetuto il ministro – a fondo perduto e fino all’80% degli importi, per i quali condividiamo con le regioni il protocollo in attesa di ratifica dalla Conferenza Stato-Regioni».
Lombardia, cresce il turismo
Non meno trionfale l’approccio di Roberto Formigoni, il governatore della Lombardia, che ha riportato i dati su arrivi e presenze nella regione durante il 2009: più 4% gli arrivi, più 2% le presenze, con il picco eccezionale di Milano, che nell’anno della peggiore crisi economica dal dopoguerra ha totalizzato (nei primi nove mesi) presenze in aumento del 4% e arrivi addirittura del 7%.
Formigoni ha parlato di solidità del comparto, «sostenuto dalle nostre politiche, oltre che da finanziamenti alle imprese per 18 milioni di euro, e di altri 6 per abbattere gli interessi sugli investimenti degli hotel». E poi da un impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, anche in promozione, informazione e marketing.
Ma soprattutto Formigoni ha invocato dalla scena della Bit la piena attuazione del federalismo, che sul campo fiscale consentirebbe alle Regioni anche di modulare autonomamente l’Iva alberghiera, fattore a quanto pare cruciale per la competitività degli hotel. «E nel contempo di fare squadra – ha detto il governatore – coordinando l’offerta con quella delle altre regioni».
Anche fieramilano è leader di mercato: «Siamo la prima fiera del mondo – ha detto l’amministratore delegato di fieramilano Enrico Pazzali – con 600.000 visitatori professionali stranieri l’anno. Solo alla Bit abbiamo 5.000 imprese da 130 Paesi».
Più pragmatica e realistica la richiesta di Michele Perini, il presidente di Fiera Milano Spa, condivisa subito anche dal sindaco di Milano Letizia Moratti, per una moratoria del credito alle imprese sui bilanci del 2009, «perché altrimenti a maggio molte si fermeranno», ha detto.
Il peggio è passato
Ma il ministro è ottimista: «Il peggio della crisi è passato – ha insistito Michela Brambilla – In questo 2010 ci sono grandi opportunità da cogliere. Ci dicono anche che siamo cari perché non abbiamo grandi catene, rispondo che in compenso l’Italia conta su una eccezionale offerta di qualità nelle sue numerosissime microimprese, di forte identità, e di grande professionalità».