Ritrovamento in Italia: recenti scavi hanno riportato alla luce uno dei più grandi patrimoni nascosti degli ultimi tempi. L’agorà più grande del mondo si trova proprio qui e in Sicilia.
Il Parco Archeologico più grande d’Europa svela a tutti il suo più grande segreto. A Selinunte gli archeologi hanno ritrovato l’agorà più grande del mondo antico.
Ritrovamento in Italia: Selinus, la grandiosa polis in Sicilia
La grandiosa Selinus alza il suo velo misterioso che per millenni ha tenuto gelosamente su di sé e restituisce agli studiosi parte della sua immane storia. Questa magnifica polis, fondata nel 650 a.C. dai megaresi, è una delle più importanti in Sicilia, grazie ai suoi maestosi templi e alle sue prime monete.
Seppur visse per soli 240 anni (i Cartaginesi ne causarono infatti la distruzione) la sua storia è comunque grandiosa e a tratti ancora misteriosa.
Gli scavi recenti nel Parco Archeologico di Selinunte
Ben 33 mila metri quadrati di agorà e i resti di un luogo sacro sull’acropoli nella quale arrivarono i primi coloni greci al seguito di Pammilo da Megara Hyblaea, fondatore della grande città di Selinunte.
Le nuove scoperte potrebbero di certo cambiare la storia e gettare una nuova luce sull’origine di questa antica colonia greca, tra le più importanti al mondo. L’ archeologo siciliano Clemente Marconi ha portato avanti questa campagna di scavi, a capo della squadra formata dall’Istituto Germanico di Roma con l’Università degli studi di Milano e dall’Institute of Fine Arts della New York University.
La pandemia da Covid 19 aveva rallentato e interrotto gli studi che sono stati ripresi nel mese di giugno. I risultati dopo soli pochi mesi sono a dir poco sensazionali.
I confini dell’enorme agorà riportati alla luce sottolineano ancora di più quale doveva essere la magnificenza di Selinunte, oggi una distesa di 270 ettari di natura e rovine gloriose affacciate sul mare.
Ritrovamento in Italia: l’agorà più grande del mondo
La piazza, la più grande del mondo, costituiva il centro della città antica. Era collocata tra edifici residenziali e pubblici, a nord dalle comuni abitazioni e da un piccolo villaggio di sicelioti.
A stupire è stata la sua particolare forma trapezoidale, dalle motivazioni misteriose. Al centro dell’agorà è presente una tomba che gli archeologi avrebbero identificato come quella del fondatore Pammilio. Ecco quindi che la piazza diventa un monumento commemorativo nel quale ricordare gli antenati grazie ai quali Selinunte aveva potuto prosperare.
Gli altri ritrovamenti
Gli scavi hanno potuto datare anche due dei templi più recenti dell’acropoli, il tempio A e il tempio O. Grazie alle ricerche, gli archeologi hanno infatti potuto stabilire che A è precedente a O, e che un problema legato al terreno avrebbe causato l’interruzione della costruzione di quest’ultimo.
Tra i reperti ritrovati nei pressi del tempio ci sono inoltre gioielli, un piccolo amuleto blu a forma di falco rappresentate il dio egizio Horus e risalente al VII secolo a.C., la parte mancante di una matrice in pietra (la prima parte era stata già ritrovata un decennio fa) simile a uno scettro e una statua in avorio molto raffinata di una sirena.
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