Un incredibile sepolcreto medievale riappare in Italia. Le foto straordinarie di questa incredibile scoperta.
Per Medioevo si intende un’epoca storica che va da un periodo di tempo compreso tra il 476 e il 1492. Generalmente è il periodo che ci colloca tra due eventi molto importanti, la caduta dell’impero romano di Occidente e la scoperta dell’America.
E’ stato definito da storici e letterari come uno dei periodi più complessi e pesanti dell’umanità. Infatti questo lungo periodo di dieci secoli è ormai ricordato con timore e paura dell’invasioni barbariche e della chiesa.
A Mirandola riaffiora un sepolcreto medievale databile intorno al XIV secolo
Nei dintorni di un ex convento di San Francesco a Mirandola, in provincia di Modena, durante dei lavori di restauro post-terremoto del 2012, sono state scoperte rilevanti testimonianze del periodo noto come Basso Medioevo.
Il convento di San Francesco è una delle prime chiese francescane costruite in Emilia.
Poiché si riteneva già che potesse prima o poi riaffiorare qualcosa, la Soprintendenza di Bologna stava tenendo sotto controllo da molto tempo la zona. E quello che è stato portato alla luce finalmente è un sepolcreto medievale risalente al XIV-XVI secolo.
In tutte le aree studiate, i resti di bambini e adulti sono riaffiorati in fosse scavate nel terreno su diversi piani sovrapposti. Questo non è casuale e deriva dal desiderio di organizzare tutto secondo valori morali e religiosi (anche nelle sepolture).
Un punto molto importante è che i crani dei morti sono disposti ad est, verso il sorgere del sole. Questo dimostra la credenza (dell’epoca) nella rinascita cristiana dopo la morte.
Una sepoltura più recente invece è orientata in direzione nord-sud e consiste in due sepolture interrate insieme, con caratteristiche ossee diverse dalle altre sepolture.
Il rito cristiano stabiliva che l’usanza di sepoltura in questo periodo fosse che il morto si presentasse davanti a Dio senza alcun ornamento. Ed è per questo che non sono stati ritrovati, insieme ai corpi, corredi funebri.
La forte collaborazione tra archeologi e antropologi permette di identificare scientificamente le caratteristiche del defunto, come il sesso, l’età della morte, lo stile di vita e le principali malattie.
Un importante novità per la storia di Mirandola nel Medioevo
Le indagini archeologiche in corso, se confrontate con le nostre precedenti scoperte, rappresentano un’importante novità che merita uno studio approfondito.
Questa scoperta offre una nuova opportunità per esaminare ed ampliare la conoscenza della storia di Mirandola nel Medioevo.
Anche se ovviamente alcuni ritardi saranno inevitabili a causa della necessità di avvalersi dell’aiuto di altre squadre specializzate, ma ciò non influirà sul completamento del centro culturale di Mirandola, che ospiterà anche la Biblioteca Garin.
Il sindaco, Alberto Greco, ha dichiarato che si tratta di una scoperta importante e ha confermato che non influirà sul proseguimento dei lavori, in quanto il cantiere è stato suddiviso in aree. Pertanto, i lavori che non coinvolgono gli archeologi e gli antropologi che indagano sul sito, possono continuare normalmente.
E con l’accordo dell’Assessorato alla Cultura Marina Marchi e dell’Agenzia per i Beni Culturali, nel programma del Memoria Festival, è stata riservata una giornata per visitare il sito e commemorare questa scoperta.
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