I due comici russi, Vovan e Lexus, autori dello scherzo telefonico alla premier Giorgia Meloni durante il quale hanno cercato di carpire dichiarazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia, hanno alle spalle una lunga serie di episodi simili. Tra i bersagli preferiti di Vladimir Kuznetsov, 30 anni, e Alexei Stolyarov, 28 anni, risultano figure che hanno posizioni critiche o distanti rispetto alla Russia. Ecco perché Vovan e Lexus vengono considerati funzionali agli interessi di Mosca e dei servizi, per quanto entrambi rifiutino questa versione.
La carriera del duo
La coppia di comici ha messo a segno la prima telefonata nel 2014, con una chiamata all’allora presidente della Moldavia, Nicolae Timofti. Nel 2015, tra le vittime, spunta Elton John: al cantante arriva una telefonata addirittura di Vladimir Putin. Al centro della conversazione, i diritti dei gay in Russia. Nella lista anche Mikhail Gorbachev e John McCain. Un anno dopo, a finire nel mirino è il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, convinto di parlare con i leader ucraini Petro Poroshenko e Arseniy Yatsenyuk. La stessa imitazione, nel 2019, inganna stavolta il presidente della Macedonia del Nord, Zoran Zaev.
Nei panni di Greta Thunberg
Vovan e Lexus nel 2020 indossano i panni, o meglio la voce, di Greta Thunberg, con tanto di papà accanto, per parlare col principe Harry e con il premier canadese Justin Trudeau. Sempre nel 2020, anno delle elezioni Usa che termineranno con la vittoria di Joe Biden contro Donald Trump, il duo è particolarmente attivo sul fronte americano. Cadono nella trappola Bernie Sanders, senatore democratico in lizza alle primarie, e Kamala Harris, che diventerà poi vicepresidente.
Due anni dopo, si spacciano per il presidente francese Emmanuel Macron e entrano in contatto con il presidente polacco Andrzej Duda, proprio durante gli inizi della guerra tra Ucraina e Russia. Altra vittima del duo è la scrittrice J.K. Rowling, convinta di parlare su Zoom con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra gli ultimi scherzi, quello dello scorso febbraio con il finto Porosheenko che tiene al telefono Angela Merkel e un falso Zelensky che chiama Christine Lagarde, la presidente della Banca Centrale Europea. Un buco nell’acqua invece con Juan Guaidò, leader dell’opposizione al regime di Nicolas Maduro, a cui arriva la telefonata del falso presidente svizzero Ueli Maurer.
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