Il Partito socialista spagnolo ha incassato l’accordo con Junts per Catalunya di Carles Puigdemont: in cambio del decisivo appoggio esterno a il nuovo governo di Pedro Sàchez, sarà concessa l’amnistia per i dirigenti indipendentisti, in carcere o all’estero, che nel 2017 promossero il referendum per la secessione. A questo punto manca solo l’intesa con i nazionalisti baschi del Pnv. IL leader socialista potrebbe così ottenere la fiducia del parlamento già nella seconda settimana di novembre.
Scontri a Madrid contro l’amnistia
L’intesa tra Psoe e Junts arriva in un clima di tensione e scontri di piazza. Nei giorni scorsi in migliaia si sono dati appuntamento a Madrid sotto la sede nazionale del Partito socialista operaio spagnolo per protestare contro l’amnistia. Diversi i feriti e numerosi gli arresti negli scontri con la polizia, animati spesso da gruppi neofascisti. Sia l’estrema destra di Vox sia il Partito Popolare sono sul piede di guerra e accusano Sanchez di un «golpe» contro la Costituzione, ai danni dell’unità della Spagna.
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