Si è consumato sui social un dibattito acceso tra Arianna Meloni e la deputata del Movimento 5 stelle Vittoria Baldino, la quale si è rivolta alla sorella della premier chiedendosi se in politica conti più il merito o “l’essere parenti di”. Una frecciata a cui Arianna Meloni ha risposto senza mezzi termini, accusando Baldino di essere diventata parlamentare «senza aver dimostrato di avere un consenso personale e senza avere alle spalle una particolare militanza», e ricordandole le assunzioni di amici fatte dal M5s quando era al governo.
Le nomine dei parenti dei componenti del governo
«Altro che rivoluzione del merito, c’è un limite alla decenza!», ha scritto la deputata M5s su Facebook, in un post in cui riportava un elenco dei parenti dei componenti del governo assunti o promossi da quando Fratelli d’Italia è al governo: la stessa Arianna Meloni, capo segretaria di FdI, Francesco Lollobrigida (cognato della premier) ministro dell’Agricoltura, poi Marta Giorgetti (figlia del ministro Giancarlo Giorgetti) assunta alla Figc, Filippo Tajani (figlio del ministro Antonio Tajani) anche lui assunto alla Figc, Geronimo La Russa (figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa) assunto nel cda del teatro Piccolo di Milano per nomina dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, e Lorenzo La Russa (altro figlio di Ignazio La Russa) nominato nel comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina.
Arianna Meloni: «Quanti compagni di scuola di Di Maio erano assunti nella società partecipate?»
Non si è fatta attendere la dura risposta di Arianna Meloni, che su Instagram ha scritto: «Gentile “onorevole”, comprendo la necessità di farsi notare nella speranza di una nuova candidatura “blindata” nella prossima legislatura, ma quando si diventa parlamentari senza aver dimostrato di avere un consenso personale e senza avere alle spalle una particolare militanza, si farebbe almeno bene a non giudicare la storia di chi, pur avendo quella militanza politica alle spalle, a differenza sua non percepisce uno stipendio da 10 mila euro al mese pagato dai cittadini». Mentre sulla nomina del marito a ministro dell’Agricoltura: «Non aggiungo nulla per quello che riguarda Lollobrigida perché mi pare lei lo conosca, essendo un suo collega, e sono certa che al di là delle dichiarazioni di maniera abbia avuto occasione di valutare se meriti o meno di essere al suo posto. Se vuole, invece, possiamo parlare delle decine di articoli di stampa che, negli anni del governo del “partito dell’onestà”, ricordavano quanti compagni di scuola dell’allora ministro Di Maio erano stati assunti nelle società partecipate dallo Stato».
La controreplica di Vittoria Baldino
Non è tardata ad arrivare la controreplica di Baldino, che in una dichiarazione a Il Fatto Quotidiano ha detto: «Siamo alla difesa corporativa del familismo. Visto che lei ne fa una questione di soldi, potrei dire che finora ho restituito circa 150 mila euro della mia indennità. Ma se il tema è questo, Arianna Meloni ci potrebbe parlare di come la sorella viva da quasi 20 anni pagata dagli italiani. O magari ci parli di suo marito. Mi sembra si sia innervosita, ma io non sono mai stata nominata da nessuna parte da mia sorella. Quello che ho, ho dovuto guadagnarmelo e lei della mia militanza non sa nulla».
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