Omicidio volontario aggravato dal legame del vincolo affettivo e sequestro di persona sono al momento le accuse formulate dalla procura di Venezia contro Filippo Turetta, indagato per l’uccisione dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Lo ha dichiarato il magistrato Bruno Cherchi in un’intervista rilasciata a Fanpage.it. Turetta ha accettato l’estradizione in Italia, con le procedure che dovrebbero svolgersi in tempi rapidi, sembra entro un massimo di 15 giorni.
Si tratta di un’imputazione provvisoria
Il magistrato della procura di Venezia ha spiegato che «si tratta comunque di un’imputazione provvisoria perché «dobbiamo fare tutti gli accertamenti tecnici sui luoghi, sui reperti, sulla macchina, e sentire la sua versione dei fatti. Solo a quel punto si potrà parlare di un’imputazione più completa». Sulla possibilità di considerare l’aggravante della premeditazione ha aggiunto: «Non è il momento di precisare in questi termini la contestazione». Rispondendo alla domanda sull’eventualità dell’ergastolo per Filippo Turetta, il pm ha detto che «la pena dipenderà dalla qualificazione del reato». Il procuratore ha aggiunto che «non ci sono altri dettagli e da questo momento in poi questi resteranno chiusi all’interno delle indagini che devono essere fatte nei tempi, nei luoghi e nei modi previsti dal codice e non di fronte alla pubblica opinione».
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