Si chiama Armand Rajabpour-Miyandoab l’uomo che nella serata del 2 dicembre a Parigi ha ucciso a coltellate al grido di “Allah Akbar” un turista tedesco nei pressi della Torre Eiffel, ferendo altre due persone. Nato in Francia e di nazionalità transalpina, è di origine iraniana: schedato come islamista radicalizzato, era già stato condannato per terrorismo. Inoltre è emerso che era stato in contatto con gli autori degli attentati di Magnanville (assassinio di una coppia di poliziotti) e di Saint-Etienne-du-Rouvray (parroco sgozzato in chiesa dopo la messa).
L’attentatore era nella Lista S del governo francese
Armand R., questo il nome dell’attentatore, è nato in Francia nel 1997. Era stato arrestato nel 2016 e successivamente condannato a cinque anni di carcere (di cui uno con la sospensione) per aver pianificato un attentato a La Defénce. Come ha reso noto il ministro dell’Interno Gerald Darmanin, l’attentatore era in cura psichiatrica e figurava nella “Fiche S” del governo francese, dove sono stati inseriti i nomi di tutti gli individui considerati potenzialmente minacciosi per la sicurezza dello Stato. Questo per i suoi legami con l’islamismo radicale. Nel 2016, quando fu arrestato per il suo progetto di attentato nel quartiere degli affari parigino della Défense, Rajabpour-Miyandoab aveva fra i suoi amici di Facebook Larossi Aballa, l’assassino di Magnanville, poi abbattuto dalle teste di cuoio dopo il duplice omicidio del 13 giugno 2016. Nello stesso anno, l’aggressore della Torre Eiffel aveva parlato con Adel Kermiche, uno dei due terroristi che il 26 luglio sgozzarono in chiesa il sacerdote Jacques Hamel.
Ha detto alla polizia di voler «morire da martire»
La vittima, un turista di nazionalità filippino-tedesca, è stata attaccata nei pressi della Torre Eiffel, con diversi colpi alla testa, alla schiena e alle spalle. Poi l’attentatore ha ferito altre due persone (non in pericolo di vita) a martellate, prima di darsi alla fuga inseguito dalla polizia, che alla fine ha utilizzato due volte una pistola a impulsi elettrici per immobilizzarlo in Avenue du Parc de Passy. Armand R. avrebbe detto agli agenti di voler «morire da martire» perché non sopportava «l’uccisione degli arabi in tutto il mondo».
J’adresse toutes mes condoléances à la famille et aux proches du ressortissant allemand décédé ce soir lors de l’attaque terroriste survenue à Paris et pense avec émotion aux personnes actuellement blessées et prises en charge.
Mes plus sincères remerciements aux forces de…
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) December 3, 2023
Il messaggio del presidente francese Macron
«Porgo le mie condoglianze alla famiglia e ai cari del cittadino tedesco morto questa sera durante l’attacco terroristico a Parigi e penso con commozione alle persone attualmente ferite e ricoverate», ha twittato il presidente francese Emmanuel Macron. «I miei più sinceri ringraziamenti alle forze di emergenza che hanno consentito di arrestare rapidamente il sospettato. La procura nazionale antiterrorismo avrà il compito di far luce sulla vicenda affinché venga fatta giustizia in nome del popolo francese».
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