Una scoperta sorprendente. Credevano fosse una semplice roccia eppure la sua identità è un’altra. Scopriamola.
Una scoperta che ha lasciato stupefatti i suoi stessi autori. Ha a che fare con una roccia. Mai come in questo caso però il detto “l’apparenza inganna” è appropriato. Scopriremo infatti che niente in questo caso è come sembra. Vediamo perché.
Una semplice roccia? Niente affatto!
A raccontare la vicenda è un canale Youtube spagnolo, noto con il nome di Cazador de tesoros Y gemas preziosas. Di norma si occupa di documentare appunto le incredibili scoperte in territorio spagnolo, relative alla ricerca di metalli preziosi e molto altro.
Questa volta però, rispetto ad altre simili vicende, la scoperta non ha nulla a che fare con l’utilizzo del celebre metal detector. Uno strumento ormai utilizzato anche a livello amatoriale. Si tratta invece di un lavoro di ricerca avvenuto durante semplici scavi effettuati dagli autori del video.
Ci troviamo in una non ben specificata località della Spagna. Qui durante alcune operazioni di scavo in una zona isolata, i protagonisti si imbattono in una serie di quelli che sembrano sassi. Dopo qualche minuto ed accurate operazioni di scavo, si accorgono però che una delle pietre ritrovate non è una semplice roccia, ma è…oro!
E ovviamente non è l’unica. Continuando a scavare e pulire cosa emerge, ben presto appare evidente che la roccia era solo la prima di una serie, perché a quanto pare ad essere ritrovata è proprio una miniera!
Le miniere in Spagna
In realtà, sebbene si tratti di una scoperta notevole, non stupisce che questa sia avvenuta proprio in Spagna. Numerose testimonianze del passato ci raccontano infatti che questo è un territorio che molto ci ha regalato in termini di recupero di metalli di tale valore.
I più esperti di questa tematica certamente avranno sentito parlare di Las Medulas. Si tratta di un patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, nella città di Ponferrada. E fu tra i depositi minerari più importanti dell’impero romano. Ne parla anche Plinio il vecchio, descrivendolo come un luogo da dove venivano estratti circa 20.000 libre di oro ogni anno, grazie all’impiego di 60.000 lavoratori.
I romani utilizzarono una tecnica mineraria idraulica, trasportando acqua dalle montagne della Sierra de La Cabrera fino a Las Médulas. Lo fecero scavando canali per centinaia di chilometri e che ancora oggi sono conservati in ottimo stato.
Non è tutto perché nella zona del Cammino di Santiago, si trova la miniera di Salave, a Tapia de Casariego. Si tratta del più grande giacimento d’oro di tutta Europa. Un sito noto fin dal tempo sempre dei soliti antichi romani, che in passato ne ricavarono 7 tonnellate d’oro. La miniera non è poi più stata utilizzata. Pare che ci sia da anni una situazione di stallo creata anche da alcuni ambientalisti, che non accenna ancora oggi a risolversi.
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