Una compagnia area che corre in soccorso dei suoi passeggeri. Dovrà rimborsare milioni e non è uno scherzo. Vediamo di che si tratta.
Il tema dei voli aerei in questo momento può essere croce e delizia. Si fa tanto parlare infatti di rincaro dei prezzi. Un vero dramma per chi sta cercando di prenotare le vacanze, perché anche le celeberrime low cost non permettono di risparmiare ormai più di tanto. Dunque in questa ottica la vicenda che sta interessando questa compagnia aerea, ha fatto molto discutere. Perché?
Questa compagnia aerea dovrà rimborsare milioni
Si chiama Qantas ed è una compagnia aerea di bandiera australiana, anzi una delle più quotate. Di recente balzata agli onori della cronaca per un motivo ben specifico. Infatti dovrà rimborsare milioni ai passeggeri e per la precisione 120 milioni di dollari australiani, dunque circa 74 milioni di euro.
Il motivo? La risoluzione di una causa legale che la vede impegnata contro la ACCC ovvero una associazione deputata al controllo dei diritti dei consumatori, per via di numerosi voli cancellati. Un contenzioso che va avanti dal 2023, quando la ACCC ha formalmente intrapreso azioni legali contro la compagnia.
A quanto pare per condotta “falsa e ingannevole”. Secondo loro infatti Qantas avrebbe venduto dei biglietti voli disparati. Peccato che questi fossero già stati cancellati e dunque non avrebbero dovuto essere venduti. Cosa fare dunque se non cercare un accordo tramite l’autorità di vigilanza? In questo modo la compagnia spera di recuperare la fiducia dei passeggeri decisamente minata da questo accaduto spiacevole.
Qantas e i biglietti fantasma
Il caso è diventato noto in tutto il mondo come quello dei “biglietti fantasma”. L’accordo ora raggiunto dovrà andare a risarcire ben 86.000 clienti. Tra questi molti avevano prenotato anche più di un volo ormai cancellato. Tutti coloro che hanno pagato per biglietti per voli cancellati almeno due giorni prima l’acquisto, avranno diritto al risarcimento.
Naturalmente risarcimenti diversi in base alla tratta. Si parla di 225 dollari australiani per i voli nazionali, mentre 450 dollari verranno corrisposti per i voli internazionali. Ovviamente il polverone che si è scatenato è notevole. Dunque la compagnia aerea ha annunciato che intraprenderà diverse iniziative per garantire una maggiore trasparenza nelle comunicazioni.
Anche perché nel frattempo si è trovata ad affrontare anche un altro problema: ovvero alcuni episodio di violazioni privacy a mezzo app. In poche parole sono stati per errore esposti i dati personali di alcuni clienti. Una sorta di bug che ha reso visibili ad altri i numeri carte di imbarco e documenti di altri passeggeri.
Un problema niente male che ha fortunatamente creato problemi solo per tre ore, forse per un problema al sistema operativo dell’app. Un problema non da poco: passeggeri che hanno iniziato a bombardare di commenti negativi i social dell’azienda, con tanto di screen. Preoccupati dunque si trattasse di un tentativo di phishing. Insomma, diverse gatte da pelare per la compagnia.
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