Non si infilano le mani nella gabbie ma questa situazione, controllata, ci permette di scoprire che un gatto è un gatto (anche un leopardo)!
Se vi dicessero di infilare la mano nella gabbia in cui si trova un grande felino, magari un leone oppure un leopardo, quanto vi sentireste coraggiosi? Non si fa ovviamente ma questa esperienza, il cui protagonista umano è un addestratore esperto e in cui l’animale ha una storia che ora vi racconteremo, permette invece di guardare a questi giganteschi felini in un modo diverso. Un modo che ci ricorda che la stazza non influenza il comportamento dei gatti. Gattini, gatti e gattoni sono tutti uguali.
Il leopardo che vuole le coccole
Nel video il protagonista assoluto è un leopardo africano di nome Voodoo. La sua storia comincia all’inizio degli anni 2000 quando, a soli tre mesi di età, viene acquistato da una coppia in un allevamento. L’idea che questa coppia aveva in mente era di trasformare l’enorme felino in un animale domestico che potesse fare compagnia ai due rottweiler già in casa.
La stazza di Voodoo, però, ha rapidamente fatto cambiare idea ai suoi proprietari umani. A cinque mesi è quindi stato affidato alle cure del Cedar Cove Tiger Park. Una struttura che si trova in Kansas e che si occupa, in qualità di organizzazione no profit, proprio di salvare esemplari di felini in pericolo e allo stesso tempo educare gli esseri umani. Voodoo ha compiuto di recente 23 anni ed è ancora uno dei protagonisti più attivi delle attività educative che si svolgono nel centro Cedar Cove Tiger Park. Ma è diventato ovviamente celebre per questo video in cui si lascia andare ad un comportamento molto tenero con Steve Klein, guardiano senior del centro.
Anche io faccio le fusa!
Il rapporto che Voodoo ha avuto da subito con gli esseri umani ne ha ovviamente in parte influenzato il comportamento ma ci sono alcune cose che agli animali non si possono insegnare. Tra queste il provare sentimenti di benessere. E la dimostrazione viene proprio dalle fusa ad alto volume che Voodoo produce nel momento in cui Steve infila la mano nella gabbia e comincia ad accarezzargli e grattargli la sommità della testa.
Esattamente come alcuni gatti, il leopardo cerca in tutti i modi di trattenere la mano sopra la testa e anzi di guidarla nel suo punto preferito. Il tutto accompagnato da una posizione che mostra il ventre. Anche questo, il mettersi a pancia in su, è un segnale che l’animale si trova in una condizione di rilassatezza, in cui non prova paura e che quindi non percepisce pericoli.
Per tutti gli animali, infatti, la parte del ventre è la parte più delicata. Esporla nei confronti di qualcuno significa mostrargli fiducia. Le coccole tra umano e leopardo sono proseguite per un po’ con il rumore delle fusa che è cresciuto esponenzialmente.
The post Infila la mano perchè vuole accarezzare il leopardo e succede questo… appeared first on NanoPress Viaggi.
Powered by WPeMatico