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Allarme squalo di 2 metri, un’insolita agitazione ha scosso i bagnanti quando uno squalo ha fatto la sua apparizione vicino alla riva proprio in questa spiaggia…

Il fenomeno degli squali che si avvicinano alle coste non è più una novità. La frequenza di questi avvistamenti nell’ultimo periodo sta aumentando sempre di più.

Gli esperti attribuiscono questo comportamento al cambiamento climatico, quest’ultimo ha modificato le temperature delle acque oceaniche ed ha influenzato gli abiti di questi esemplari.

Gli squali infatti pare preferiscano acque costiere più calde, un cambiamento che potrebbe aver trasformato il modo in cui si vive il mare in determinate regioni. L’ultimo episodio di avvistamento ha coinvolto uno squalo martello di circa 2 m.

Esperti spiegano che l’aumento di tali avvistamenti vicino alla riva durante gli ultimi decenni deriva principalmente dall’impatto umano sull’habitat marino e soprattutto dal riscaldamento delle acque dovuta al cambiamento climatico.

Gli squali quindi si avvicinano alla costa non soltanto per le temperature più alte dell’acqua, ma anche per motivi che sono principalmente legati alla dieta, alla sicurezza dei predatori e alla riproduzione.

Questo cambiamento comportamentale segnala una trasformazione radicale dell’intero ecosistema marino che richiede attenzione e adattamento da parte dell’intera comunità costiera per convivere in sicurezza con questi affascinanti esemplari marini.

Squalo di 2 metri, avvistato lungo questa costa

L’ultimo episodio ha visto uno squalo martello di 2 metri avvicinarsi alla riva a Telde, seguito da un altro avvistamento a San Augustin, San Bartolomeo de Tirajana, agitando l’intera isola di Gran Canaria.

L’avvistamento è avvenuto quindi presso la spiaggia di Melenara ed ha destato notevole preoccupazione fra i visitatori e la popolazione locale.

Nonostante lo squalo martello generalmente non rappresenti un significativo pericolo per l’essere umano, l’allarme è immediatamente scattato proprio a causa della vicinanza alle aree balneabili.

L’episodio delle isole Canarie ricorda molto un recente avvistamento in Italia, dove una verdesca di circa 1,5 m è stata avvistata vicino alla riva a Marinella di Sarzana, in provincia della Spezia.

Un altro caso che ha suscitato allarme e riflessioni riguardo il cambiamento degli ecosistemi marini, nonostante anche la verdesca non sia considerata pericolosa per l’uomo.

Le spiagge offrono un’abbondanza maggiore di prede, mentre le acque poco profonde rappresentano un rifugio sicuro per i piccoli squali e quindi per le uova, che sono vulnerabili agli attacchi di altri squali oppure delle orche.

Inoltre la riva offre un ambiente decisamente meno minaccioso per gli squali che si trovano in fuga dai predatori come per esempio le orche.

Motivo per il quale, secondo gli esperti, nell’ultimo periodo gli squali tendono ad avvicinarsi così tanto alla riva.

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