Il più grande parco nazionale del Sudafrica al centro di una rivoluzione

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In Sudafrica si trova un gigantesco parco nazionale dedicato alla conservazione degli elefanti: un luogo che ora è anche ecofriendly.

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Il parco degli elefanti diventa green davvero – viaggi.nanopress.it

Se vuoi vedere gli elefanti esiste un luogo in Sudafrica che oltre a essere uno dei parchi nazionali più grandi del Paese è anche la riserva più grande dedicata alla protezione e alla conservazione di questa specie, che ha rischiato di scomparire e che è ancora in pericolo. Un parco che, per migliorare ulteriormente il suo impatto ambientale, ha deciso di abbracciare una filosofia più green. E vale la pena parlarne, non solo se hai intenzione di prenotare un viaggio ai confini del mondo.

Addo Elephant Park, un parco nazionale a misura di pianeta

Le aree protette e i parchi nazionali sono molto importanti perché consentono di mettere in campo strategie per salvaguardare la biodiversità. In tutto il mondo, per fortuna, ci sono molte aree protette sia sulla terraferma sia in mare. Il parco nazionale Addo è innanzitutto un luogo da vedere perché è composto contemporaneamente da una parte sulla terraferma e da una riserva marina, in cui si trovano grandi squali bianchi e balene.

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Un parco più amico dell’ambiente e degli animali – viaggi.nanopress.it

Ma non è il parco come attrazione quello di cui vogliamo parlare. Ma del parco come struttura in grado di dare l’esempio. È stato infatti annunciato un progetto che, innanzitutto, cambierà il modo in cui l’area sfrutterà le risorse naturali. Sono stati installati, per esempio, sistemi di biofiltrazione dell’acqua.

All’interno del parco si trovano alcune zone in cui i turisti possono sostare e in più ci sono le abitazioni dei guardiaparco. Il nuovo sistema di filtraggio ricicla le acque grigie e le rende nuovamente potabili, per poter così distribuire acqua fresca da bere sia agli animali sia alle strutture in cui si trovano gli esseri umani.

Accanto al sistema di riciclo dell’acqua c’è stato anche un cambiamento per quello che riguarda la produzione di energia: molte delle strutture erano infatti alimentate da generatori diesel. Ora tutto è stato sostituito da performanti pannelli solari. E, come raccontato dal rappresentante dell’ente parco JP Louw, il progetto è ancora più ambizioso. Questo parco nazionale ha infatti intenzione di diventare totalmente autonomo dal punto di vista energetico, installando altri pannelli solari. Se tutto va come deve, il progetto verrà ultimato entro l’anno prossimo.

Una prenotazione consapevole

Quando si pensa al pianeta e ai cambiamenti climatici che stiamo vivendo molto spesso si pensa anche che chi deve fare qualcosa siano le grandi organizzazioni, ai governi nazionali, le strutture internazionali. Il che è vero.

Ma, in qualità di esseri umani che abitano il pianeta, e anche in qualità di utenti di strutture nazionali e internazionali, è importante informarsi sul modo in cui i luoghi che visiti lavorano per ridurre il proprio impatto ambientale.

Qualcuno direbbe che si tratta di votare con il proprio portafoglio: premiare cioè quelle strutture e quei luoghi che oltre a offrire esperienze entusiasmanti pensano anche al domani. Se un numero sempre crescente di utenti deciderà di porre alcune domande e sceglierà in base alle risposte ottenute, sempre più organizzazioni e sempre più strutture si ritroveranno a pensare a come diventare più green.

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