Con il periodo estivo sono aumentate da parte dei vettori aerei le pratiche dell’overbooking, il meccanismo in base a cui vengono venduti più biglietti rispetto ai posti disponibili, in modo da essere certi di riempire l’aereo. Da parte dei viaggiatori non sono mancati, però i disagi e le lamentele: c’è infatti chi si è trovato a terra e senza risarcimento. L’Enac ha precisato che secondo la normativa europea l’overbooking è possibile da parte delle compagnie aree, ma anche che sono previste forme di tutela, assistenza, risarcimento e riprotezione del passeggero che si vede negare l’imbarco proprio a causa dell’overbooking (Denied Board Compensation). Chi rimane a terra deve essere risarcito in denaro con un compenso calcolato in base alla tratta e alla distanza percorsa; è previsto inoltre il rimborso per la parte di viaggio non effettuata o la riprenotazione sul primo volo disponibile; inoltre al passeggero deve essere garantita tutta l’assistenza necessaria durante le ore di attesa compresi alberghi, pasti, spostamenti da e per l’aereoporto e telefonate.
Overbooking sì, ma con risarcimento
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- Articolo pubblicato:26 Agosto 2010
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