Nel corso della seconda edizione della BTSA, Nereo Colautti di Fitus, Federazione italiana di turismo sociale, ha fornito i dati aggiornati dell’operazione “Buoni Vacanza”, che si avvia a diventare un piccolo grande successo operativo: «Nei primi 40 giorni della campagna è già stato raggiunto il 50% delle disponibilità di impegno e di emissione dei Buoni. Abbiamo già consegnato 2.700 carnet di vacanza e ne risultano altri 3.400 in corso di elaborazione, per un totale di 6.400 pacchetti».
Il fatto positivo è anche l’atteggiamento degli operatori: dai primi 1.500 che avevano aderito lo scorso mese, se ne sono aggiunti altri 3.000, di cui ben 500 tra agenzie di viaggi e tour operator: questo vuol dire che il mercato dei Buoni Vacanza viene percepito come un’area dalle grandi potenzialità se solo si attuerà, come lo stesso ministro Brambilla ha promesso pochi giorni fa, un rifinanziamento più consistente.
Formula indovinata
Quest’anno, in Italia, i buoni-vacanza genereranno un fatturato di circa 17 milioni di euro; ovviamente rispetto ad altri Paesi europei, siamo ancora lontani da perfomances ottimali. Basti pensare che in Francia il fatturato dei Buoni, lo scorso anno, è stato di 1,6 miliardi di euro.
Per la Fitus, comunque, le possibilità di sviluppo della formula dei Buoni Vacanza sono alte e potrebbe beneficiare di una sensibilizzazione a livello politico e istituzionale.
«Auspichiamo – ha concluso Nereo Colautti – che molti contratti nazionali di lavoro possano contemplare un nuovo meccanismo finalizzato alla costituzione dei Buoni Vacanza, attraverso il quale un lavoratore possa chiedere l’accantonamento di ‘x’ euro, frutto del monte-ore, trasformabili appunto in Buoni Vacanza, affiancando anche un contributo dell’impresa, sulla falsariga delle procedure per il TFR».