Una nuova tappa del progetto di A2A per promuovere una riflessione sulla gestione responsabile delle risorse e la salvaguardia degli elementi necessari alla vita. Dopo l’appuntamento di luglio dedicato all’acqua, il secondo Life Talk dal titolo Non c’è vita senza terra. Rigenerazioni si è focalizzato sulle tematiche legate all’ambiente. Il Gruppo, in partnership con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) – centro di eccellenza per lo studio della sostenibilità e sovranità dei sistemi alimentari – ha avviato un percorso accademico con il coinvolgimento di key opinion leaders ed esperti del mondo scientifico per indagare il rapporto fra la vita umana e l’ambiente, il cui equilibrio rappresenta una sfida per il futuro.
Circolarità e rigenerazione delle risorse al centro del dibattito di A2A
L’incontro è stato un’occasione per riflettere con gli studenti dell’Ateneo di Pollenzo sull’importanza delle risorse naturali e sulla necessità di ripensare i modelli economici, produttivi, sociali ed organizzativi per renderli più sostenibili. Circolarità e rigenerazione sono state le tematiche al centro del dibattito. Partendo dall’importanza di adottare comportamenti di consumo responsabile e favorire una gestione circolare delle risorse, la riflessione ha infatti abbracciato il concetto di rigenerazione – un ulteriore passo avanti rispetto alla preservazione dell’ambiente e dei suoi elementi, affinché le risorse naturali possano rinnovarsi. L’evento si è aperto con il keynote speech di Stefano Mancuso, neurobiologo delle piante e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (Linv) dell’Università degli Studi di Firenze, incentrato sulla necessità di ripensare le nostre città, tornando a concepire il luogo in cui si vive come un ambiente connesso alla natura, aspetto imprescindibile per la sopravvivenza e il benessere delle specie.
Poi si è passati al dibattito sulla rigenerazione, cui hanno preso parte Renato Mazzoncini, amministratore delegato del Gruppo A2A, e Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e amministratore delegato dell’azienda vitivinicola Fontanafredda. I due esperti hanno indagato il significato del concetto di rigenerazione declinandolo in quattro ambiti di azione – ecosistemica, energetica, urbana e culturale – e raccontato esempi di filiere sostenibili e di creazione di nuove risorse, sotto forma di materia ed energia, grazie al biometano. In chiusura l’intervista condotta dal giornalista Mario Calabresi dal titolo Cibo e cultura: un approccio rigenerativo per il futuro, con i contributi dello chef Franco Aliberti, della reporter scientifica Silvia Lazzaris, e della ricercatrice e ambientalista Valeria Margherita Mosca.
Mazzoncini: «Investiamo 1,5 miliardi all’anno per l’ambiente»
Questo il commento di Mazzoncini all’iniziativa: «Pollenzo è un’università iconica per le scienze enogastronomiche, che sono uno degli elementi importanti per la decarbonizzazione. Occuparsi di transizione ecologica significa anche occuparsi di uso responsabile del cibo, saper riciclare ad esempio gli scarti agroalimentari o della zootecnia è un elemento fondamentale della formazione dei ragazzi. Come life company A2A sta continuando ad investire circa 1,5 miliardi all’anno sia in impianti per la transizione energetica, per le energie rinnovabili, sia per l’economia circolare, per esempio, con la produzione di biometano. Tutti impianti che concorrono alla decarbonizzazione del Pianeta».
La presentazione del secondo documentario realizzato con Will Media
Durante l’evento è stato infine presentato il secondo documentario nato dalla collaborazione fra A2A e Will Media dal titolo Rigenerazione, in cui Mattia Battagion – head of Sustainability di Will Media – racconta alcuni esempi di come la sostenibilità possa concretizzarsi in progetti di rigenerazione. Grazie al contributo di esperti e addetti ai lavori, viene mostrato come l’innovazione e l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente possano contribuire al benessere delle future generazioni.
Powered by WPeMatico