Mentre si è giunti al 36esimo giorno di guerra, sono sotto assedio gli ospedali della Striscia, in particolare quello di Al-Shifa, con cui si sono interrotte le comunicazioni. Secondo Israele, Hamas usa l’ospedale, dove si troverebbero alcuni ostaggi, per nascondere l’ingresso a una rete di tunnel militari da cui opererebbe il leader dell’organizzazione, Yihya Sinwar. Nella notte, l’esercito israeliano ha stretto l’assedio ad altri due ospedali, che, come riferito da Haaretz, sarebbero il Rantisi e il Nasser. Atteso per sabato 11 novrembre in Arabia Saudita, il vertice straordinario tra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica “in risposta alle circostanze eccezionali che si stanno verificando a Gaza“. Intanto sono saliti a oltre 11 mila i morti palestinesi, secondo Hamas; 1.200 quelli israeliani.
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L’appello di Medici Senza Frontiere
«Al momento non siamo in grado di contattare nessuno del nostro personale all’interno di Al Shifa e siamo estremamente preoccupati per la sicurezza dei pazienti e del personale medico», ha riferito l’organizzazione Medici Senza Frontiere. Il direttore della struttura Muhammad Abu Salmiya, riporta Haaretz, ha dichiarato: «Abbiamo cominciato a perdere vite di pazienti. Ogni minuto c’è chi muore: malati, feriti e anche bambini nelle incubatrici». L’ospedale, ha reso noto, «è rimasto senza corrente elettrica, internet, acqua e forniture mediche».
UPDATE: Over the last few hours, the attacks against Al-Shifa Hospital have dramatically intensified. MSF staff at the hospital reported a catastrophic situation inside just a few hours ago: https://t.co/rjR472FiA5.
— Doctors w/o Borders (@MSF_USA) November 11, 2023
Corridoio umanitario di 7 ore per Gaza sud
L’esercito israeliano dalle 9 (ora locale) di sabato 11 novembre ha di nuovo aperto un corridoio umanitario lungo la strada Salah ad Din per consentire alla popolazione del nord di Gaza di defluire al sud. Lo ha fatto sapere il portavoce Avichai Adraee che ha diffuso in arabo l’informativa su X. Il corridoio resterà aperto per 7 ore fino alle 16 (ora locale). Inoltre fino alle 14 ci sarà “una sospensione tattica delle operazioni militari” sul campo profughi di Jabalia nel nord per permettere alla popolazione di dirigersi a sud di Gaza.
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Ostaggi israeliani nell’ospedale Al-Shifa
Secondo quanto dichiarato da un alto funzionario israeliano al Wall Street Journal, gli ostaggi israeliani potrebbero essere tenuti nascosti da Hamas sotto l’ospedale Al-Shifa e questo rende difficile per l’esercito operare nel complesso.
Raid israeliani nel Sud del Libano
Nelle prime ore della mattinata di sabato 11 novembre, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno attaccato vicino al fiume libanelise Zahrani, a circa 40 chilometri dal confine settentrionale di Israele. Lo riferiscono fonti libanesi citate dal quotidiano Haaretz.
Israele, conquistati 11 posti di comando di Hamas
L’esercito israeliano ha affermato di aver preso il controllo di 11 posti di comando di Hamas. Nella notte, le forze della brigata Nahal hanno distrutto i tunnel di attacco che si trovavano in prossimità di una scuola. I soldati hanno inoltre distrutto obiettivi della forza navale di Hamas ed eliminato un commando di miliziani che stava per ingaggiare i soldati della brigata Givati.
Raisi: «È il momento di agire e non di parlare»
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha accusato gli Stati Uniti di «impedire il cessate il fuoco» nella guerra tra Hamas e Israele e di «fornire carburante per la guerra». Recandosi al vertice arabo-islamico a Riad, Raisi ha aggiunto che «non è più il momento di parlare, è quello di agire».
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