Attimi di terrore a bordo di un aereo della Ethiopian Airlines che partito da Addis Abeba, doveva atterrare a Roma ed, invece, si è fermato a Ginevra. Il dirottamente incredibilmente è avvenuto ad opera del copilota che ha poi chiesto asilo politico, prima di essere arrestato. La decisione si è consumata nello spazio aereo egiziano, mentre all’interno del velivolo si trovavano in tutto 193 passeggeri. La maggior parte erano italiani, ben 138.
A parte il pericoloso cambio di programma, per fortuna coloro che si trovavano a bordo dell’aereo sono tutti illesi, anche se è stato necessario l’intervento dello psicologo in aeroporto. Sono scattate pure una serie di perquisizioni e, nel frattempo, grande attenzione è stata rivolta anche al più piccolo degli occupanti, che ha solo 11 anni. Buna parte dei passeggeri doveva andare a Fiumicino, gli altri allo scalo di Malpensa, ma non è andata così.
L’atterraggio del volo dell’Ethiopian Airlines, è avvenuto nell’aeroporto di Cointrin alle 06:05, con partenza alle 00:30 ora locale. A Roma, invece, sarebbe dovuto arrivare alle 04:40. Secondo quanto riferiscono le prime fonti, il copilota avrebbe chiuso fuori dalla cabina il comandante, sfruttando il momento in cui era andato in bagno. I passeggeri sono stati fatti scendere ad uno ad uno e fatti sedere a terra e non sui sedili dell’autobus per motivi di sicurezza.
Il copilota è etiope, ha 31 anni e non era armato. L’aereo durante il volo era stato intercettato dai caccia italiani sullo spazio aereo della Sicilia e da qui lo hanno scortato fino in Francia. E’ vero comunque che nel corso della tratta, l’autore del gesto, non ha mostrato alcuna intenzione ostile, ma la paura ovviamente serpeggiava tra i passeggeri che temevano per la loro vita. Per fortuna tutto si è risolto senza incidenti e senza feriti e anche se questa brutta avventura sarà difficile da dimenticare, non ci sono state conseguenze.