L’Albania è in allarme, ben 200 specie di uccelli stanno disertando la Laguna di Kune – Vain, un luogo ricco di natura e di biodiversità.
La Laguna di Kune-Vain è un luogo naturale dalla bellezza unica e che si trova tra il Mare Adriatico e la zona Nord – Occidentale dell’Albania. Un posto ricco di biodiversità sia per la flora che per la fauna. Da molti anni è una delle principali mete da parte di diversi uccelli migratori che si spostano ogni anno tra l’Europa e l’Africa.
E’ un luogo di passaggio che permette la sopravvivenza di ben 196 specie ed offre tra cui il fenicottero rosa, i gabbiani, le egrette, le folaghe, i fischioni e le alzavole. In questi ultimi anni, però, mancano all’appello almeno il 40% dei migratori. Questo è il dato dell’ultimo censimento fatto a gennaio.
Il Germano Reale, per esempio, non si presenta più da un po’. I motivi sono diversi, vanno dal bracconaggio, agli avvelenamenti, agli incidenti con le linee elettriche. E per questo ne muoiono a migliaia all’anno. Il cambio del clima, secondo gli esperti, è uno dei motivi che hanno portato a dei cambiamenti significativi nelle migrazioni.
L’Albania non è più considerata una rotta migratoria per ben 200 specie di uccelli
Di conseguenza, hanno portato dei cambiamenti anche per quanto riguarda la stagionalità della riproduzione. Cambiamenti dovuti anche alla presenza dei pesci nella laguna che sono sempre meno ogni anno. Di conseguenza, manca il nutrimento per gli uccelli migratori. Da tempo, infatti, è scomparso l’80% delle anguille, così come i branzini e le triglie.
Ha trovato, quindi, spazio, l’oramai famoso granchio blu, originario dell’Atlantico Occidentale e che sta minacciando la biodiversità del Mediterraneo. Vanno agiunte le attività dell’uomo che non aiutano di certo. L’inquinamento e il degrado distruggono, poco alla volta, l’intero habitat.
Le cicogne bianche, per esempio, rischiano l’estinzione e quest’anno sono rimaste per poco tempo in Africa e hanno fatto ritorno in Albania in anticipo rispetto al solito. E per il settimo anno una coppia di cicogne è tornata al nido costruito su un palo della luce, mentre un’altra è rimasta direttamente in Albania per tutto l’inverno.
Ornitologi in attesa del capovaccio, volatile sacro ai faraoni e a rischio estinzione
Sembra, secondo gli esperti, che abbia preferito svernare in Albania piuttosto che percorrere le centinaia di chilometri che le separano dal continente africano. Gli ornitologi, in questo periodo, stanno aspettando con impazienza l’arrivo del capovaccio dal Ciad. Un volatile sacro ai faraoni e a rischio estinzione.
Dovrà affrontare un viaggio di ben 5mila chilometri e attraversare 3 continenti. In Europa la diminuzione della popolazione di questi uccelli è già diminuita del 50%. Diminuzione iniziata negli anni ’70 del ‘900. In Albania sembra essere crollata addirittura dell’80%. Ad oggi ne sopravvivono soltanto 5 coppie.
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