Il Jerusalem Post ha cancellato dal suo sito un articolo che spiegava come lo stress bellico potesse rappresentare un’opportunità per perdere peso. Il pezzo, ovviamente, aveva attirato forti critiche. «I timori di razzi e missili nel contesto della guerra con Hamas mettono milioni di israeliani in un costante stato di ansia e stress. Ma puoi sfruttare questo stress per perdere peso e rimanere in salute», recitava il tweet di accompagnamento all’articolo, anch’esso sparito da X, dove era stato lanciato con gli hashtag #Israel, #Gaza, #HamasTerrorists e #weightloss.
«Pensavo fosse una parodia di cattivo gusto (l’hashtag #weightloss come battuta finale credevo lo esplicitasse). Ma è vero. E di cattivo gusto», ha scritto si X il romanziere americano Kurt Andersen, condividendo il tweet del Jerusalem Post, poi appunto cancellato dalla testata israeliana.
Assumed this was a parody in questionable taste. (The hashtags with #weightloss as a punchline seemed like the giveaway.) But It’s real. And in questionable taste. https://t.co/KLLVb4Q0S9
— Kurt Andersen (@KBAndersen) November 6, 2023
L’articolo del 29 ottobre su dieta, guerra e stress, ma molto diverso
Lo stesso Jerusalem Post il 29 ottobre ha pubblicato online un articolo che tratta sempre di dieta, guerra e stress, ma in termini diversi. Ossia, il cibo come antistress in tempo di guerra, consigliando il consumo di alimenti proteici, tanta acqua e possibilmente di antiossidanti che «proteggono le cellule, rallentano l’invecchiamento e sono abbondanti negli alimenti a base vegetale comuni nella cucina israeliana: frutta e verdura, noci, semi, legumi».
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