Per la prima volta dal 7 ottobre rappresentanti di Hamas e dell’Iran sono arrivati a Mosca per dei colloqui. Lo ha annunciato Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo. Incontri di questo tipo non sono una novità, tuttavia Mosca non aveva annunciato piani di dialogo con il gruppo terroristico palestinese, che ha lanciato un attacco contro Israele a inizio mese, provocando un incessante bombardamento della Striscia di Gaza da parte dell’esercito di Tel Aviv.
Presenti il numero due di Hamas e il viceministro degli Esteri iraniano
Tra le autorità di Gaza e Teheran giunte in Russia, secondo quanto dichiarato da Zakharova, ci sarebbe anche Musa Abu Marzouk, vicepresidente politico di Hamas. Presente sicuramente il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani, che incontrerà il suo omologo russo Mikhail Galuzin.
Anche Abu Mazen si recherà presto a Mosca per dei colloqui
Parlando alla Società Imperiale Ortodossa Palestinese, nella giornata del 26 ottobre Mikhail Boganov, vice ministro degli Esteri e rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e l’Africa, ha dichiarato che Abu Mazen si recherà presto a Mosca per colloqui con Vladimir Putin. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva già anticipato la notizia, sottolineato che il viaggio del leader palestinese era stato programmato prima dello scoppio della crisi. La Russia, aveva sottolineato Peskov, intende mantenere i suoi «legami storici» con i palestinesi ma anche le buone relazioni con Israele, visto anche che molti suoi cittadini vivono nello Stato ebraico. Putin ha già avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, come reso noto dal suo consigliere per la politica estera, Yuri Ushakov.
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