C’è un pesce che è velenosissimo e che circola persino nelle nostre acque. Di quale creatura marina si tratta. Nel caso in cui questo pesce vi colpisca, ecco come dovreste comportarvi: ve lo sveliamo nel dettaglio.
Cos’è tutto quello che dovete sapere su questo pesce in cui vi auguriamo di non imbattervi, visto che è una creatura marina davvero velenosa. Ma nel caso in cui vi punga ci sono inizialmente dei rimedi che vi consigliamo di utilizzare.
È una creatura marina davvero velenosa
Vi abbiamo raccontato tante volte la storia di pesci, come quella di un giovane che libera il pesce in acqua ma l’animale fa qualcosa di inaspettato. E ora vi raccontiamo di un pesce che, secondo alcune fonti, sarebbe molto velenoso e si troverebbe anche nelle acque del Mediterraneo, nelle quali siamo soliti bagnarci. E per evitare di rovinarvi le vacanze, meglio documentarsi prima per comprendere come prevenire o curare certe situazioni. Quello di cui vi parliamo oggi è un pesce il cui nome scientifico è l’Uranoscopus scaber, che appartiene alla famiglia Uranoscopidae. Questa creatura è famosa per la sua testa massiccia e perché starebbe sempre con gli occhi rivolti verso l’alto!
Ed proprio grazie alle sue caratteristiche che questo pesce riesce sempre a nascondersi sotto la sabbia in attesa che le sue prede si avvicinino. Troviamo questo pesce sia nell’Oceano Atlantico orientale che nel Mar Mediterraneo e in particolare in quei fondali sabbiosi o fangosi, dai 15 ai 400 metri di profondità. Ma qual è il nome comune con il quale questo pesce è conosciuto? Ecco che finalmente ve lo sveliamo.
È il pesce prete
Il pesce di cui stiamo parlando oggi è il pesce prete, il cui nome deriverebbe proprio dalla posizione in cui tiene gli occhi, che sembra proprio che fissino costantemente il cielo. Alcuni lo chiamano anche con il nome di pesce lucerna, per via della forma del suo corpo e per il tentacolo che ha in bocca e che usa per attirare a sé le sue prede.
Questo pesce sarebbe provvisto di alcune spine velenifere, che possono anche causare punture dolorose. Nel caso in cui vi sentiate pungere e abbiate il sospetto che sia stato proprio questo pesce a colpirvi, vi consigliamo di immergere la zona colpita in acqua calda per almeno 30 minuti. In questo modo dovreste poter neutralizzare il veleno termolabile. Nel caso in cui i sintomi però persistessero, vi consigliamo di mettervi in contatto con il vostro medico. Nonostante la sua potenziale pericolosità, questo pesce è comunque un esempio davvero affascinante di adattamento marino ed è fondamentale per l’ecosistema: infatti controlla le popolazioni costituite da piccoli pesci e da invertebrati bentonici.
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