Dopo essere atterrato in Italia all’aeroporto Marco Polo di Venezia, Filippo Turetta è stato trasferito al carcere di Montorio Veronese. Al 22enne di Torreglia (Padova), accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, è già stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Il primo passaggio all’interno dell’istituto penitenziario lo farà nel reparto di infermeria, dove l’equipe psicologica e psichiatrica lo sottoporrà ad alcune visite.
Sarà trasferito nella sezione «protetti» per evitare contatti con altri detenuti
Il giovane potrebbe rimanervi qualche giorno prima di essere trasferito nella sezione «protetti», dedicata ai detenuti accusati di reati a «forte riprovazione sociale», come i «sex offender», che prevede che non abbiano alcun contatto, a loro tutela, con detenuti per altre tipologie di reati. Sarà anche sorvegliato a vista 24 ore su 24 in cella singola per evitare gesti autolesionistici. Parlando con i cronisti, la direttrice del carcere di Francesca Gioieni, ha descritto Filippo come «normale, tranquillo». Agli agenti che l’hanno scortato da Francoforte a Venezia, è parso silenzioso, rassegnato e dimesso. Durante il viaggio non avrebbe fatto alcun riferimento all’accaduto.
Nel carcere di Montorio si trova anche Benno Neumair, condannato per l’omicidio dei genitori
Nel carcere di Montorio che da sabato 25 novembre ospita Turetta, è rinchiuso da alcuni mesi anche Benno Neumair, protagonista di un altro caso noto alle cronache. Il ragazzo di 33 anni è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Appello di Bolzano per il duplice omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair. L’uomo era stato trasferito a Montorio dopo il processo di primo grado in attesa del secondo, celebrato il 30 ottobre. Dopo la conferma della condanna, è stato riportato nell’istituto veronese dove attualmente la sta scontando.
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