Nel Decreto energia approvato martedì dal consiglio dei Ministri non è prevista la proroga del mercato tutelato di luce e gas, il regime in cui prezzi e condizioni contrattuali erano definite dall’Arera e non dalla concorrenza. Dopo la decisione del governo, che cosa succederà alle 15 milioni di utenze di famiglie e clienti di piccole dimensioni che ancora non hanno scelto di aderire al mercato libero? Vediamo tutte le possibilità, le date e le regole da sapere.
Le opzioni disponibili per famiglie e imprese
Le famiglie e le partite Iva dovranno sottoscrivere un nuovo contratto dal 10 gennaio per il gas, e dal primo aprile per l’elettricità, date in cui i prezzi del mercato tutelato decadranno. I clienti interessati dal passaggio dovrebbero già aver ricevuto dai rispettivi venditori una lettera in cui sono illustrate le possibili offerte e alcuni chiarimenti sulle scadenze. Si dovrà decidere se conservare l’attuale operatore accettando la nuova offerta proposta, oppure rivolgersi ad altri venditori. Anche nel mercato libero sono previste tutele per i consumatori, in quanto i fornitori dovranno indicare nelle bollette una serie di informazioni obbligatorie, e non potranno modificare in modo unilaterale un contratto senza un preavviso di almeno tre mesi. Chi non opta né per la prima né per la seconda scelta, da gennaio 2024 verrà trasferito automaticamente a una fornitura Placet (cioè a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) con lo stesso venditore.do
Le categorie esentate dal passaggio
Sono esentati dall’obbligo di questo passaggio i cosiddetti “vulnerabili“: gli over 75, chi gode di bonus perché in particolari condizioni economiche, chi ha in casa i macchinari salvavita e chi beneficia della legge 104. Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha comunque fatto sapere che istituirà un tavolo per studiare modalità di passaggio graduale per le famiglie.
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