Il Gabon non è ancora una meta del tutto turistica e sono pochi i pacchetti che agenzie e tour operator, di solito specializzati, propongono. Allo stesso modo, non sono troppi i viaggiatori che giungono da queste parti dove il fascino dell’Africa è ancora molto presente. Nella zona vivono anche i pigmei che si tramandano leggende con un fondo di verità che è sempre interessante conoscere. Eccone una che è legata alla quotidiana nascita del Sole:
Chi ridà vita al Sole
In certe epoche il creatore si mette in cammino e va a trovare il Sole per rianimarlo e ridargli vigore. Ciò avviene quando le nubi invadono il cielo da ogni parte,accumulandosi a poco a poco fino a coprirlo del tutto. E’ quello li segno annunciatore della stagione delle piogge. Allora il Sole sembra che si veli e quasi scompare del tutto:il cielo,dice un proverbio,ha mangiato il Sole,ma come il cacciatore quando vede il fuoco prossimo a spegnersi va in cerca di legna secca e la getta sul focolare per riattizzarlo,così il creatore ,quando vede che il Sole si oscura,si affretta a venirgli in aiuto. Si reca allora nelle grandi foreste del cielo fino ai confini della terra,per una strada tutta lastricata di stelle che nelle notti buie risplende nel cielo. Arrivato al termine,il creatore raccoglie le stelle a piene mani ,e le mette dentro un enorme sacco fino a riempirlo. Le stelle prigioniere svolazzano qua e là,come cavallette,cercando di fuggire.Fatta la raccolta,il creatore torna dal Sole,camminando adagio per via del carico. Mentre cammina,alcune stelle,più svelte, riescono ad evadere. Alter traboccano fuori del sacco e cadono; ma sono tanto fragili che si spezzano ,e così formano delle altre stelle ,molto più piccole. Di quando in quando il creatore agita il sacco per rabbonire le piccole ribelli. Ma nel sacco ci sono dei buchi; e anche da questi escono stelle e polvere di stelle. Raggiunto il Sole , il creatore vi getta dentro le stelle e subito l’astro riacquista lo splendore di prima,lancia i suoi raggi più belli,disperde le nubi riottose e riappare ai nostri occhi.