Mentre continuano i combattimenti, anche nel cuore di Gaza City, si avvicina una tregua nel conflitto in Medio Oriente. Una fonte vicina ad Hamas ha confermato infatti la notizia di trattative per la liberazione di 12 ostaggi, di cui sei americani, in cambio di tre giorni di pausa umanitaria: Abu Obeida, portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas a Gaza, ha precisato che «l’unica strada per la liberazione degli ostaggi è un accordo che preveda lo scambio di prigionieri totale o parziale». Nei piani dell’organizzazione terroristica palestinese, come ha riferito il consigliere per i media Taher El-Nounou, intervistato dal New York Times, c’è ad ogni modo «uno stato di guerra permanente con Israele su tutti i confini», magari con l’intero mondo arabo al suo fianco. Anche Khalil al-Hayya, alto dirigente, si è detto sulla stessa linea affermando la necessita di «cambiare l’intera equazione e non solo avere uno scontro» con Israele: «Siamo riusciti a rimettere sul tavolo la questione palestinese, e ora nessuno nella regione è più tranquillo».
L’esercito di Tel Aviv ha distrutto 130 tunnel di Hamas
Le forze armate israeliane affermano di avere trovato e distrutto circa 130 tunnel nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare Daniel Hagari: in molti casi sono state trovate accanto agli imbocchi strutture con batterie d’auto che si ritiene fossero collegate al sistema di filtraggio dell’aria dei tunnel.
Scontri in Cisgiordania, 11 palestinesi feriti a Betlemme
Undici palestinesi sono stati feriti in scontri con l’esercito israeliano vicino a Betlemme, in Cisgiordania. Lo segnala l’agenzia Wafa, secondo cui gli scontri sono cominciati nel corso di un’incursione dell’esercito nell’area della città.
Guterres: «Il numero di civili uccisi indica qualcosa che è chiaramente sbagliato»
«Ci sono violazioni da parte di Hamas quando usa scudi umani. Ma quando si guarda il numero di civili che sono stati uccisi durante le operazioni militari, c’è qualcosa che è chiaramente sbagliato», ha dichiarato a Reuters Next il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. «È anche importante far capire a Israele che è contro i suoi interessi vedere ogni giorno la terribile immagine dei drammatici bisogni umanitari del popolo palestinese. Ciò non aiuta Israele in relazione all’opinione pubblica globale». Negli ultimi 18 giorni solo 630 camion sono riusciti ad entrare attraverso il valico di Rafah dall’Egitto.
Distrutta la moschea Khaled Ben al-Walid, tra i simboli di Khan Yunes
Un bombardamento israeliano ha provocato la distruzione della moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a sud di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La moschea si trova in un campo profughi: al momento dell’attacco era a quanto pare vuota.
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