Il cammino di Santiago, una delle peregrinazioni più antiche del mondo, dal significato profondamente religioso, almeno in origine, è un’esperienza unica e personale, un viaggio con sé stesso ed all’interno di sé stesso. Ogni anno sono migliaia le persone che intraprendono questo cammino.
Che tu sia intenzionato o meno a partire vale, comunque, la pena spendere due parole ed un minuto della tua lettura su questa esperienza davvero intima. L’articolo contiene anche consigli ed informazioni utili, per essere una sorta di guida per chi nel 2024 voglia intraprendere il cammino di Santiago.
Il cammino di Santiago nel 2024: cosa c’è da sapere
Nato originariamente come percorso di un pellegrinaggio cristiano, il cammino di Santiago, conduce come ultima meta alla città di Santiago de Compostela in Spagna. Sono custodite lì, infatti, le reliquie dell’Apostolo San Giacomo, uno dei discepoli di Gesù, il primo martire, ucciso per la sua appartenenza alla fede cristiana. Il corpo di Giacomo, venne trafugato e trasportato dagli altri discepoli fino a raggiungere la Spagna.
Per secoli non si sono avute notizie né si è trovata traccia. Un eremita di nome Pelayo, però, seguendo una stella eccezionalmente luminosa giunse ai piedi del monte Libradon. In quel luogo si rinvennero le reliquie di San Giacomo trasportate e custodite a Santiago de Compostela. Il pellegrinaggio dei primi cristiani in visita proprio alla città per celebrare il santo hanno dato inizio a questo che, oggi, viene denominato cammino di Santiago.
Intraprendere, oggi, gli 800 chilometri di questo lunghissimo sentiero, fino a Santiago de Compostela, vede, però, motivazioni diverse che variano da persona a persona. Un’esperienza intima, spirituale, un lungo momento di riflessione durante il quale, però, si può godere della magnificenza della natura e dello splendore dei luoghi toccati dal cammino.
Giunti in Galizia, alla cattedrale di Santiago de Compostela, dove sono custodite le reliquie di San Giacomo il Maggiore, si potrà, addirittura, ricevere una certificazione. Un certificato, la Compostela, che attesta il completamento del pellegrinaggio. Per ottenerlo, però, bisognerà dimostrare di aver percorso gli ultimi 100 chilometri a piedi o gli ultimi 200 chilometri in bicicletta.
Per il cammino di Santiago, un’esperienza attraverso l’Europa, a seconda da dove si parta, esistono vari itinerari suddivisi in una sorta di tappe. Sono dei punti di riferimento per chi vuole intraprendere questo cammino ed organizzare il proprio viaggio. Lungo tutto il percorso, infatti, si possono trovare indicazioni di ostelli, alberghi e luoghi messi a disposizione dei pellegrini.
Soste e alloggi
Il cammino, del resto, necessita di giorni, di settimane per essere completato, per cui soste più o meno brevi lungo il tragitto saranno davvero indispensabili. Per queste ragioni ci sono diversi tipi di alloggi ai quali poter ricorrere. Per i pellegrini che, ovviamente, non cercano il comfort né hanno bisogno di esigenze particolari, se non quelle di riposare prima di riprendere il viaggio, esistono gli albergus.
Si tratta di enormi alloggi messi a disposizione che possono essere gestiti dal comune o dalla Chiesa. In questi alloggi basterà una donazione volontaria per poter prendere posto. La sistemazione, naturalmente, sarà in grandi camerate da condividere con altri pellegrini. Proprio per questo, però, l’esperienza degli albergus sarà in grado di garantire un’atmosfera piena del cammino.
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