Architettura d’avanguardia, funzionalità e rispetto assoluto per l’ambiente caratterizzano il nuovo “Palazzo Costa”, il quartier generale della Compagnia, nel cuore di Genova, che viene inaugurato questa sera con un evento a cui potranno assistere tutti i cittadini dalle vie e dalle piazze circostanti.
Costa Crociere ha voluto realizzare la sede dei suoi uffici, fra via XII Ottobre e piazza Piccapietra, con la stessa attenzione per l’ambiente che caratterizza la sua flotta: il Palazzo sarà infatti uno dei primi in Italia ad “emissione 0 in sito” di anidride carbonica, contribuendo a mantenere pulita l’aria della città. Sono stati infatti ricercati e utilizzati materiali e tecniche innovative in materia di impiantistica, per ottenere il massimo risparmio energetico e ridurre le emissioni inquinanti.
Ad esempio, la teca vetrata che avvolge l’edificio permette di ridurre l’escursione termica tra l’esterno e l’interno. L’illuminazione utilizza speciali led e lampade a basso consumo, specialmente la notte, quando l’edificio rimarrà sempre acceso. Il tetto verde e caldo della terrazza permette di migliorare l’isolamento termico e acustico della struttura.
La nuova sede si presenta con soluzioni avveniristiche e di impatto scenografico, frutto di una attenta ricerca che coniuga l’estetica e il design “made in Italy”con la funzionalità e l’ecosostenibilità: dalla copertura in vetro a lastre di grandi dimensioni, realizzata appositamente per questo progetto, su una superficie di 1.500 metri quadri, alla piazza coperta, al terzo piano, che ospita una scultura creata per dall’artista-designer Jacopo Foggini, ed importanti opere d’arte della collezione privata Costa: sculture, arazzi e pannelli provenienti dalle navi della flotta.
Le terrazze si contraddistinguono per un sapiente utilizzo del verde, che dà vita a veri e propri giardini pensili, e per una parete esterna, arricchita dai graffiti di un gruppo di artisti spagnoli, su cui scivola una cascata d’acqua che cade in una grande vasca del terrazzo della Torre San Camillo.
Sulla sommità della copertura in vetro, la grande “C” del logo Costa – composta da più di 7.000 led – una spettacolare “insegna” girevole che illuminerà le notti genovesi come un faro.
Supervisore e direttore artistico del progetto è l’architetto Marcello Albini.
“L’elemento essenziale di questo progetto è la semplicità – ci ha detto l’architetto Albini, che è stato affiancato da un team di ingegneri e architetti italiani – che significa evitare soluzioni puramente spettacolari ed estreme e concentrarsi sull’armonia delle forme, sulla scelta dei materiali e loro finiture, sul rispetto delle norme di sicurezza e dei criteri attuali per la realizzazione di impianti a risparmio energetico. Altro aspetto non meno importante è il contesto in cui il Palazzo si inserisce.”
E’ da qui che l’architetto è partito per immaginare la nuova facciata del Palazzo, in vetro trasparente, che si colorerà delle tonalità di blu, il colore del cielo e del mare. Le tonalità cambieranno al cambiare della luce nel corso della giornata, creando un particolare effetto scenografico. Il vetro è il protagonista assoluto del nuovo edificio, per una superficie totale di oltre 2.600 metri quadri: utilizzato nei primi due piani per realizzare “vele” decorative, e nei piani superiori per realizzare una gigantesca “teca” di vetro con lastre a grandi dimensioni, appositamente serigrafate per permettere di vedere l’esterno dall’interno e dare la sensazione di un unico grande blocco di ghiaccio.
Un Palazzo, che è anche e soprattutto sede di lavoro. Il progetto è stato dunque studiato in modo da garantire un ambiente lavorativo appropriato, fondamentale per l’azienda, da sempre attenta al benessere dei suoi dipendenti.
Una struttura con queste caratteristiche merita una cerimonia di inaugurazione che ne comunichi la grandezza. Questa sera le pareti dell’edificio verranno illuminate con spettacolari coreografie di luci, colori e musiche. Lo spettacolo si ispirerà al connubio tra cielo e mare con l’uomo e culminerà con l’inaugurazione del Palazzo, che come una “nave di cristallo”, verrà battezzato seguendo la tradizione della rottura della bottiglia.