Invasione di Granchi blu nei mari italiani, queste zone sono pericolose: ci facciamo tutti il bagno

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L’estate 2022 ha portato con se avvenimenti tutto fuorché “normali”. Come l’apparizione dei granchi blu sulle coste italiane anche se, stando agli ultimi eventi, dovremmo piuttosto parlare di invasione. Dai Tropici al Mediterraneo, questo nuovo arrivato non è una buona notizia per il mare italiano. 

Invasione granchi blu
Invasione granchi blu – viagginanopress.it

Il granchio blu, una creatura affascinante che questa estate è apparsa sulle spiagge italiane in molte regioni del grande stivale. È la prima volta che questa specie si affaccia sulle nostre coste in modo così abbondante dato che il suo habitat di appartenenza è ai tropici. E allora, perché è arrivata nel Mediterraneo creando una vera e propria invasione? E, soprattutto, perché non dovremmo esserne contenti? Andiamo per gradi e analizziamo la vicenda.

Granchio blu in Italia: il primo avvistamento fu nel 1949

Come molte cose che stanno accadendo negli ultimi tempi, anche in questo caso bisogna imputare l’arrivo dei granchi blu alle conseguenze del cambiamento climatico che influiscono particolarmente sull’ambiente marino. Ad essere precisi, il granchio blu non è stato avvistato per la prima volta nel Mediterraneo quest’anno: alcune apparizioni c’erano già state. La prima segnalazione risale addirittura al 1947 con un avvistamento nel mar Egeo, in Grecia. In Italia, il granchio blu fu osservato per la prima volta nel 1949 a Grado. Bisogna specificare che, in quei casi si trattò di avvistamenti sporadici poiché, con molta probabilità, il trasporto dei granchi blu avvenne accidentalmente a causa delle acque di zavorra delle grandi imbarcazioni continentali.

Granchio blu
Granchio blu – viaggi.nanopress.it

Stavolta, però, è diverso. Non stiamo parlando di avvistamenti sporadici bensì di una vera e propria invasione: il granchio blu si sta appropriando dell’habitat marino italiano e questa non è una buona notizia. Apparso in maniera più copiosa nelle regioni del Sud Italia, il granchio blu proviene dai tropici e dall’oceano e rappresenta una minaccia per le specie del Mediterraneo.

Perché il granchio blu è arrivato in Italia?

Come affermato qualche riga fa, il cambiamento climatico non sta di certo avendo degli effetti positivi sugli ecosistemi presenti sulla terra. Il granchio blu è una specie, per così dire, opportunista: vorace mangiatore che segue una dieta onnivora e con una capacità natatoria che ha dell’incredibile. Si tratta di una specie altamente invasiva che, invadendo il Mediterraneo, potrebbe avere un impatto fortemente negativo sulle specie autoctone.

Granchio blu in Salento
Granchio blu in Salento – viaggi.nanopress.it

Il riscaldamento delle acque e la variazione del livello di salinità dovute al cambiamento climatico, all’inquinamento e al traffico marittimo, sono i fattori che hanno attirato i granchi blu sulle nostre coste.

Perché il granchio blu minaccia il Mediterraneo?

Non si tratta di una specie pericolosa per l’essere umano quindi non c’è bisogno di avere alcun timore. Ciò che, invece, dovrebbe preoccuparci è che il granchio blu rappresenta una grande minaccia per l’ecosistema marino italiano e, in generale, per il Mediterraneo. Questa specie, infatti, è molto vorace e si riproduce con velocità altissime: nel Mediterraneo le dimensioni degli animali marini non raggiungono assolutamente quelle dei loro “amici” ai tropici. Ciò significa che, il granchio blu per nutrirsi nel Mediterraneo dovrà mangiare molto di più rispetto a ciò che mangiava nel suo habitat naturale. Ecco perché il suo impatto potrebbe essere distruttivo verso le specie autoctone, precisamente in due modi: competizione nello sfruttamento delle risorse offerte dal Mediterraneo nella quale, il granchio blu, vincerebbe facilmente; eccessiva predazione degli invertebrati autoctoni.

Cosa fare per salvare il Mediterraneo dal granchio blu

C’è qualcosa che ancora non abbiamo detto e che, in questo contesto, ha un’importanza che non possiamo trascurare: il granchio blu è ritenuto una prelibatezza. Fino a poco tempo fa era quasi ignorato dai ristoratori italiani poiché non si trovava di frequente nei nostri mari.

Granchi blu
Pesca di granchi blu – viaggi.nanopress.it

Ma adesso il discorso è cambiato: non solo se ne trova in abbondanza nelle acque d’Italia, in più la loro pesca è una buona cosa per la biodiversità marina del Mediterraneo. Infatti, come suggeriscono esperti e studiosi, l’unico modo per proteggere il nostro mare e le sue specie autoctone è quello di mangiare il buonissimo granchio blu per tenere sotto controllo la sua espansione ed evitare che prenda il sopravvento sulle specie che abitano i nostri mari. Una gioia per i ristoratori italiani dato che, il prezzo di questi crostacei è ormai alle stelle: quasi centocinquanta euro al chilo!

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