Dopo il black out della notte tra il 27 e il 28 ottobre dovuto all’intensificarsi dei bombardamenti israeliani, a Gaza telefoni e internet hanno ripreso a funzionare, come confermato dall’agenzia Reuters. Intanto, non si ferma l’estensione delle operazioni di terra e Israele resta a Gaza con tank e soldati: le truppe sono infatti attestate nel nord dell’enclave palestinese. Secondo quanto riferito dalle forze di difesa di Tel Aviv, diversi aerei da combattimento, sabato 28 ottobre, hanno colpito circa 450 obiettivi di Hamas nella Striscia.
Zionist regime’s crimes have crossed the red lines, which may force everyone to take action. Washington asks us to not do anything, but they keep giving widespread support to Israel. The US sent messages to the Axis of Resistance but received a clear response on the battlefield.
— سید ابراهیم رئیسی (@raisi_com) October 29, 2023
Iran, superata la linea rossa
Israele ha «superato la linea rossa» e «potrebbe costringere tutti a intervenire». È l’avvertimento del presidente iraniano Ebrahim Raisi pubblicato sui social. «I crimini del regime sionista hanno superato le linee rosse, fatto che potrebbe costringere tutti a intervenire. Washington ci chiede di non fare nulla, ma continua ad assicurare ampio sostegno a Israele. Gli Stati Uniti hanno inviato messaggi all’asse della resistenza, ma hanno ricevuto una risposta chiara sul campo di battaglia».
Hamas: le vittime salgono a 8 mila
Mentre il premier Benyamin Netanyahu ha ribadito i due obiettivi dell’operazione, quelli di «demolire Hamas e riportare indietro gli ostaggi», il numero delle vittime nella Striscia, secondo Hamas, è salito superando gli 8 mila morti. Il capo della fazione palestinese a Gaza Yahyia Sinwar, ha annunciato di essere «pronto ad un accordo immediato per uno scambio dei prigionieri» che prevede la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani per i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.
Lo scontro tra Israele e Turchia
Aumenta la tensione tra Turchia e Israele, dopo il duro attacco del presidente turco Recep Tayyp Erdogan alla manifestazione in favore dei palestinesi a Istanbul che ha richiamato centinaia di migliaia di persone. «È il principale responsabile del massacro» ha dichiarato. Secondo quanto riportato dalla Tass – ha poi annunciato che il suo Paese sta lavorando per dichiarare Israele «criminale di guerra». Il ministro degli esteri Eli Cohen ha richiamato l’ambasciatore dalla Turchia.
Onu: «Entrati a Gaza poco più di 80 camion di aiuti»
«Ad oggi, poco più di 80 camion di aiuti sono entrati a Gaza in una settimana. Sabato 28 ottobre non vi è stato alcun convoglio a causa dell’interruzione delle comunicazioni». È quanto riportato dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) in un comunicato pubblicato sul suo sito. «L’Unrwa, il principale attore per la ricezione e lo stoccaggio degli aiuti nella Striscia di Gaza, non è stata in grado di comunicare con le diverse parti per coordinare il passaggio del convoglio».
Powered by WPeMatico