Le Alpi sono state recentemente teatro della scoperta di una nuova e rara specie. Ecco di che si tratta. Scopriamolo.
Quando pensiamo alle Alpi le associamo istantaneamente ad una sensazione di benessere e pace. Zone predilette per gli sport invernali, ma perfette in estate per lunghe passeggiate rigeneranti. Sapete che però per gli scienziati non sono solo questo anzi. Sono anzi un territorio importantissimo per nuove scoperte sul mondo della natura, come quella di cui parliamo oggi.
Una nuova e rara specie
Effettivamente le Alpi sono state teatro del rinvenimento di una nuova e rara specie. Si chiama Osminii od Osmia. Si tratta naturalmente di Api. Per la precisione sono api appartenenti alla famiglia delle Megachilidae. Gli scienziati se ne se sono accorti perlustrando il Parco Nazionale del Mercantour, nella zona delle Alpi francesi.
Ad essere più precisi questi piccoli insetti sono delle Hoplitis onosmaevae, nota per avere caratteristiche uniche, non solo morfologicamente, ma anche per il tipo di comportamento assunto e per distribuzione geografica. Il tutto è stato recentemente spiegato in un articolo sulla rivista specializzata Alpine Entomology.
Queste simpatiche apine sono abili impollinatrici o anche definite api muratrici. Sono perfettamente in grado di creare dei nidi con materiali tra i più disparati, che siano vegetali o fango. Questo insieme alla loro formidabile saliva rende le loro costruzioni incredibilmente solide.
Delle api molto particolari
Altra curiosa caratteristica che le rende molto speciali, il fatto che amano vivere in maniera solitaria e non producono in alcun modo miele, nonostante però come le altre, amino raccogliere polline. Diciamo che in Europa attualmente appartenenti a questa famiglia ne conosciamo solo due: le Osmia Cornuta e le Osmia Bicornis, queste però utilizzate come insetti adatti all’impollinazione.
Attualmente gli scienziati stanno osservando da vicino la nidificazione, principalmente nel legno. nelle tane degli insetti nel legno morto, seguito dal modo in cui si nutrono. Il loro aspetto è per chi li osserva attentamente decisamente notevole. Hanno una particolare anatomia della proboscide, utilissima per la costruzione del nido. Fino ad ora ne sono stati rilevati esemplari solo nelle Alpi francesi. Prima di allora nelle zone montuose della Turchia e in Iraq.
A quanto pare le Osmie raccolgono il polline dai fiori delle Onosma, ovvero delle Boraginacee. Questo grazie sempre alla proboscide. Si tratta comunque di una specie delicatissima, che risente molto dei cambiamenti climatici e di habitat. Gli scienziati per il momento si definiscono davvero entusiasti perché questo significa che c’è molto da imparare ancora nell’ambiente delle Alpi. Ora sarà necessario operare in queste zone per agire correttamente sulla loro conservazione.
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