Italiani in vacanza all’estero: non solo spaghetti ma tante specialità locali

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Italiani-in-vacanza-allestero-non-solo-spaghetti-ma-tante-specialità-localiItaliani all’estero avidi e curiosi di sperimentare in campo gastronomico: altro che campanilisti, 9 su 10 quando viaggiano in altri Paesi provano la cucina locale “per principio” e chiedono soprattutto le specialità del luogo. Lo rivela un’indagine di Hotels.com (http://it.hotels.com), servizio online per prenotare alberghi. Vero è che non si rinuncia per lungo tempo a caffè, pasta o pizza (i piatti più rimpianti dagli italiani all’estero), ma dalle domande rivolte a 3mila viaggiatori di tutto il mondo emerge che gli italiani sono tra coloro che quando si trovano in vacanza all’estero desiderano maggiormente assaggiare le pietanze locali: il 93% a fronte della media complessiva dell’87%.

La cucina locale
L’abitudine è addirittura considerata dai connazionali una delle principali attrattive del viaggio, tanto che più della metà (52%) sceglie formule di soggiorno che non vincolino al pasto in albergo. In questo modo c’è più spazio per provare supermercati e soprattutto per scovare ristoranti tipici. Più degli italiani, in viaggio preferiscono essere svincolati dai pasti in hotel soprattutto finlandesi (78%), danesi (68%) e giapponesi (60%).
Non manca anche chi sceglie di visitare un Paese straniero proprio per provarne la cucina: lo fa quasi un quarto degli italiani (21%), mentre fra le destinazioni più gettonate ci sono Barcellona, per la paella, il Giappone per un sushi preparato ad arte, la Grecia per provare pastissio e moussaka o il Belgio per la birra delle abbazie. In testa ai popoli che amano i viaggi culinari ci sono però gli orientali: giapponesi (48%) e coreani (47%).

La cucina estera a casa
Sempre più spesso inoltre si torna a casa non solo con i classici souvenir, T-shirt, magneti e portachiavi, ma anche con alcuni prodotti gastronomici tipici del luogo. Tra i cibi più strani scelti dai viaggiatori italiani spiccano spezie, marmellate come quella di rose, ma anche prodotti adatti a stomaci temerari come le formiche sott’olio.

La cucina italiana all’estero
La ricerca di Hotels.com conferma anche l’apprezzamento dei turisti stranieri nei confronti della cucina italiana (per l’85% degli abitanti del Belpaese resta comunque la numero uno). I giapponesi la considerano persino la migliore al mondo (34%), preferendo le lasagne al sushi, ma sono in buona compagnia visto che complessivamente i piatti italiani sono in cima alle preferenze del 21% degli intervistati. Addirittura i francesi hanno ammesso di amare la cucina italiana quasi come i loro piatti nazionali (18%).

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