La prima tempesta di buchi neri: dove e quando è stata registrata

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Una tempesta di buchi neri per la prima volta è stata registrata in un deserto causata, molto probabilmente, dal vento galattico.

Buchi neri
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Nella zona desertica di Acatama, in Cile, grazie ai radiotelescopi Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, ALMA, dello European Southern Observatory, ESO. Alcuni ricercatori dell’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone, NAJO, presentato all’Astrophysical Journal, hanno fatto una scoperta interessante.

Un vento galattico avrebbe portato alla formazione di un buco nero supermassiccio. Un evento di straordinaria importanza mai avvenuto in precedenza e che risale a ben 13.1 miliardi di anni fa. Secondo gli studiosi, i buchi neri potrebbero aver avuto un importante ruolo nella crescita delle galassie.

E fin dall’origine dell’Universo. Si è visto che, spesso, al centro delle galassie c’è la presenza di un buco nero supermassiccio. Ed è più grande del Sole milioni di volte. Infatti, la massa del buco nero supermassiccio è proporzionale alla massa del “bulge” centrale, il nucleo della galassia.

Buchi neri e galassie cresciuti insieme grazie alla presenza del vento intergalattico

E, sempre secondo gli studiosi, si tratta di un fatto strano, perché le galassie hanno dimensioni che differiscono dai buchi neri di una decina di ordini di grandezza. Da questa proporzione sembra che, sia le galassie che i buchi neri, siano cresciuti insieme contemporaneamente (coevoluzione).

Ed hanno interagito da un punto di vista fisico. La risposta per comprendere meglio questa interazione potrebbe essere data proprio dal vento intergalattico. Gli studiosi si chiedono come siano nati i venti intergalattici. La risposta a questa domanda porterebbe a comprendere come si siano evolute le galassie ed i buchi neri supermassicci.

Il team di ricerca ha trovato, al momento, più di 100 galassie con buchi neri supoermassicci. E risalgono a più di 13 miliardi di anni fa. Un’analisi più dettagliata di alcuni dati ha rivelato che in una delle galassie osservate c’è un flusso di gas che si muove ad una velocità di 500 chilometri al secondo.

Buco nero
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Questo flusso presenta un’energia sufficiente ad allontanare del materiale stellare nella galassia. Ed è in grado di fermare l’attività della formazione stellare. Questo è anche l’esempio più antico di una galassia con la presenza di un vento di dimensioni galattiche.

Coevoluzione avvenuta 1 miliardo di anni fa

Della galassia osservata, i ricercatori hanno stimato che la massa del “bulge”, come grandezza, corrisponde, all’incirca, a 30 miliardi di masse solari. Al contrario, la massa che si trova all’interno del buco nero supermassiccio è, di circa, l’1% rispetto a quella galattica.

Quindi il rapporto tra le due è quasi identico al rapporto che esiste tra i buchi neri e le galassie in questo Universo. Questo significa che la coevoluzione tra buchi neri e galassie si è verificata meno di 1 miliardo di anni dopo la nascita dell’Universo.

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