La strabiliante storia della Spagna vista attraverso la sua cultura

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Se giocassimo al gioco delle associazioni  dicendo Spagna, le risposte più comuni sarebbero: corrida, Antonio Banderas, Madrid, gente sexi dagli occhi scuri. Ma che altro sappiamo della Spagna? Quanti di noi sanno che in Spagna ci sono ancora un Re ed una Regina, oppure che i Mori provenienti dal Marocco occuparono il paese per 700 anni lasciando un segno indelebile nell’architettura e nella cultura?  Oppure che la Spagna ha rovine Romane e ville e che vanta di essere il numero uno nell’esportazione di olio di oliva?  O che una larga percentuale della popolazione spagnola ha origini moresche, ebree o latino americane (pensa al Perù).  In molti non conoscono questo lato della Spagna, quindi, da dove cominciamo?

L’inizio

La Spagna era parte di Cartagine (un insediamento commerciale fenicio) e fu conquistata dai Romani agli inizi del terzo secolo AC nella seconda Guerra Punica. Rimase parte di Roma finchè i Visigoti non la conquistarono nel quinto secolo. Come risultato di questa storia, la Spagna divenne parte dell’Impero Romano e due Imperatori Romani, Adriano e Traiano, furono Ispanici. I turisti in visita in Andalucia possono ammirare Italica, rovine di una villa romana nel cuore della Spagna, completa di bagni, forni e pavimenti a mosaico… E’ sempre stata una parte vitale della rete di commerci romani. Nel 711, le inquiete tribù germaniche furono conquistate dagli Arabi e dai Berberi del Marocco. Ciò introdusse l’Islam in Spagna ed insieme ad esso la sua bella architettura. Si dice che i  Cristiani esibissero le loro ricchezze all’esterno delle loro costruzioni, mentre i Musulmani mostravano ricchezza ed arte all’interno. All’interno delle mura dell’Alhambra, un castello moresco a Granada, i visitatori possono ammirare questi capolavori artistici e rimanere in soggezione davanti alla precisione geometrica e alla bellezza creata dagli Arabi. Questo stile architetturale fu ripetuto in gran parte della Spagna meridionale anche dopo la cacciata degli Arabi, a seguito della riunione cristiana. L’architettura araba fece da spunto per la costruzione dei castelli spagnoli a causa della  immensa bellezza del suo artigianato. Delle foto non possono fare giustizia, è necessaria una visita ad un palazzo Moresco per poter apprezzarne la bellezza. La Cattedrale di Cordoba è un eccellente esempio di arte moresca diventata cristiana.

Nel 1492, le due maggiori province della Spagna si unirono e contribuirono alla unificazione di tutta la nazione. La Regina Isabella di Castilla e Re Ferdinando di Aragona, unirono la Spagna, cacciarono i Mori, finanziarono le avventure oltremare di Colombo e rimossero Musulmani ed Ebrei dal territorio. Tuttavia non furono in grado di rimuovere completamente gli effetti culturali dei Musulmani e degli Ebrei. Moschee e sinagoghe furono convertite in cattedrali e chiese e molti ebrei fuggirono in Medio Oriente per sottrarsi alla persecuzione contribuendo alla Diaspora Ebraica. Chi visita Toledo è in grado di vedere esempi di tutte le forme della cultura nell’architettura delle città.

Tuttavia, in tutta la Spagna abbondano gli esempi dell’influenza delle Monarchie Cattoliche. Ferdinando ed Isabella sono sepolti a Granada e Cristoforo Colombo a Siviglia. Chiese e Cattedrali sono ovunque in Spagna, ma forse la più imponente è la Cattedrale di Toledo; da qui deriva il termine di “Santa Toledo”. E’ impressionante vedere l’intensa maestà di questa cattedrale gotica, dove c’è così tanto da vedere che occorre mezza giornata solo per aggirarsi tra le sue immense sale.

Infine, quando si visita la Spagna, bisogna osservare gli effetti derivanti dal Rinascimento e dalla Pittura Moderna. Il Prado e il Raina Sofia espongono i magnifici lavori di Picasso, Goya e Dalì (Dalì era sicuramente disturbato…) C’è così tanto da vedere e da fare in Spagna e così tanta storia da assorbire! Questa terra dovrebbe essere considerata molto di più che un bel paese mediterraneo. E’ un paese pieno di racconti diversi e di una storia ricca che si sono avvicendati all’interno del suo magnifico paesaggio.

 


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