Roma ha perso malamente la gara per l’Expo 2030, una figuraccia a livello mondiale. E anche nelle celebrazioni per Maria Callas la Capitale si sente all’ultimo posto: pure Milano è in pole position con addirittura due mostre, una nelle Gallerie d’Italia con i ritratti dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo e l’altra nel Teatro alla Scala con “Fantasmagoria Callas”. E allora, che si fa? L’assessore alla cultura del Comune di Roma andrà a mettere il nome “corridoio Callas” al passaggio storico tra il Teatro dell’Opera e l’Hotel Quirinale. E pensare che nella città eterna esiste una strada intitolata a lei, accanto a via Dolores Ibarruri…
Zonin jr contro il profitto
Finalmente uno che ha le idee chiare, che non vuole prendere i giro i risparmiatori, che si batte per l’etica: «La sola logica del profitto senza limiti, l’irrefrenabile capitalismo dell’utile, non è più, per la collettività, sinonimo di buona imprenditorialità. Alle aziende è chiesto di esprimere responsabilità nel proprio operato e giustificare le proprie scelte». Sono le parole di Domenico Zonin, presidente del gruppo Zonin1821. Che poi è il figlio di Gianni Zonin. Chi l’avrebbe mai detto…
D’Alema, Craxi e il Cile
Massimo D’Alema, Stefania Craxi, Giorgio La Malfa, Giorgio Benvenuto e Pierluigi Castagnetti sono solo alcuni dei protagonisti delle due giornate del convegno intitolato “A 50 anni dal golpe cileno del 1973. Società italiana e mondo cattolico”, a Roma presso l’Istituto Luigi Sturzo. Tra i nomi non appare quello dell’ex direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ma tutti sono certi che non mancherà all’appuntamento: la sua consorte è cilena.
Treccani, arriva Fassio
«Con la cultura non si mangia», la frase che è stata attribuita a Giulio Tremonti scatenando le ire dell’ex ministro dell’Economia che assicura di non averla mai pronunciata, piace alla Treccani. Che recependo il messaggio “imbarca” come nuovo consigliere d’amministrazione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani un personaggio del valore di Ernesto Fürstenberg Fassio, grazie alla Banca Ifis da lui presieduta che ha sottoscritto una quota del 2,4 per cento dell’istituzione culturale nell’ambito dell’aumento di capitale. Fürstenberg Fassio è stato anche protagonista di “Roma Arte in Nuvola”, all’Eur, ma numerosi amici di lunga data lo ricordano nei panni del dj in tante feste allestite in giro nel mondo, anni fa.
Zaia e la galera
«Questo è un Paese dove bisogna mettersi di impegno per finire in galera», ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a SkyTg24.
I killer mettili a Verona
Filippo Turetta, l’omicida di Giulia Cecchettin, ha incontrato in carcere a Verona Fra Alberto, il frate cappellano, a cui ha chiesto libri da leggere. Nel penitenziario di Montorio spesso vengono portati coloro che si sono macchiati di gravi delitti di sangue nel Nord-Est: qualche cella più in là si trova Benno Neumair, condannato all’ergastolo anche in appello per aver ucciso i genitori a Bolzano. Comunque, nessuno dei due è veronese. Abitava invece a Terrazzo, a pochi passi dalla città scaligera, Gianfranco Stevanin, serial killer di donne.
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