Le città del nostro Paese offrono panorami e monumenti che raccontano la storia di un grande passato, alcune anche una geometria originale.
Il nostro Paese è ricco di storia che si riflette in ogni ambito culturale e sociale ed anche sulla struttura cittadina. Le planimetrie delle zone urbane possono essere anche forme particolari, come ad esempio esagonali, a stella o a cerchio.
Tra questi centri che presentano delle piante originali c’è Locorotondo, in provincia di Bari. Si trova immerso nella natura della Puglia, a 410 metri sul livello del mare. E caratterizzato da una planimetria urbanistica circolare, come suggerito dalla toponomastica.
Il centro storico si è sviluppato con l’ampliamento di stradine che si snodano concentricamente rispetto al punto principale del paese: la Chiesa Madre di San Giorgio. Da vedere, oltre all’edificio religioso, ci sono la Piazza più importante del posto intitolata a Vittorio Emanuele ed il Palazzo Morelli.
Allontanandosi verso l’esterno si possono trovare dei punti ideali per ammirare l’intera città bianca. La città con la pianta stellata è Palmanova, edificata sul territorio di Udine, in Friuli Venezia Giulia.
Le città dalla geometria originale
Fu progettata e realizzata a partire dalla fine del 1500, con una forma particolare a nove punte. L’intento era quello di realizzare un modello urbanistico ideale ed una fortezza inespugnabile. Dal centro, costituito dalla Piazza Grande, partono le vie che conducono ai bastioni.
Ogni sezione è caratterizzata da spazi equilibrati, per questo permette una facile accessibilità. Da non perdere sono il Duomo in stile barocco, il Palazzo del Municipio ed il Museo Storico Militare. Sempre a forma di stella, realizzata nella metà del XVIII secolo, c’è la Cittadella di Alessandria.
E’una costruzione ideata per essere una fortezza completamente autosufficiente ed indipendente. E in Sicilia, in provincia di Catania, c’è un altro esempio di città particolare. Si tratta di Grammichele, dalla pianta esagonale, realizzata nel 1693, sulle rovine di Occhiolà, distrutta da un terremoto.
La forma urbanistica fu scelta perché rifletteva l’ideale di perfezione ed armonia dell’epoca. La piazza centrale, anch’essa esagonale, è il fulcro cittadino ed è molto bella la Chiesa di San Michele Arcangelo ed il Museo Civico.
I borghi siciliani
In provincia di Catania, alle pendici dell’Etna, invece si trova Belpasso. Dalle immagini aeree è evidente la sua forma a scacchiera con le traverse che si intersecano creando un tessuto unico. Gli isolati si incrociano in modo perpendicolare ed i tetti rossi delle case paiono petali orlati dal verde dei campi.
Le sue origini sono romane, ma fu ricostruita nel 1669, a seguito di una forte eruzione e nel 1693 dopo un terribile terremoto. Nella cittadina da visitare c’è la Chiesa di Santa Maria Immacolata. Un tempo ospitava anche la dimora regale di Eleonora d’Angiò.
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