Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida martedì 21 novembre è sceso da un Frecciarossa alla stazione di Ciampino, in quella che è stata a tutti gli effetti una fermata “istituzionale” straordinaria dovuta alle sue esigenze di agenda. Lollobrigida sarebbe infatti dovuto scendere alla fermata Napoli Afragola per poi raggiungere in macchina un appuntamento istituzionale a Caivano, ma il treno dell’Alta velocità sul quale viaggiava il ministro aveva accumulato quasi due ore di ritardo. Così, per agevolare le esigenze di Lollobrigida, Trenitalia ha pensato a una fermata straordinaria nella città alle porte di Roma. La vicenda è stata ricostruita dal Fatto Quotidiano. Lo staff del ministro ha giustificato quanto accaduto con l’ingorgo degli appuntamenti istituzionali, ma l’opposizione ha comunque attaccato il ministro.
Il Pd: «Non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu»
Il deputato del Partito democratico Andrea Casu ha annunciato un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla vicenda, dichiarando: «Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu. La fermata straordinaria imposta a Ciampino è un atto di un’arroganza ingiustificabile, uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso treno, già in ritardo, e a tutte le persone che fronteggiano ogni giorno i disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti da parte del governo Meloni di cui fa parte».
Matteo Renzi: «È un abuso di potere, chiederemo le dimissioni»
Duro anche il commento del leader di Italia viva Matteo Renzi: «Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno alta velocità ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini». Per questo motivo, l’ex premier ha annunciato: «Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida».
Powered by WPeMatico