Sono diverse le teorie che aleggiano intorno a questa figura stilizzata nel Sussex, in Inghilterra.
Una misteriosa figura stilizzata è incisa sulla collina di Windower, lasciando aperte teorie affascinanti sulla sua comparsa. Sono diverse le leggende che aleggiano intorno a questa figura, molte perseverano nei secoli, alimentando tante teorie e misteri.
Cos’è “L’uomo lungo di Wilmington”?
L’Uomo Lungo di Wilmington – o il Gigante di Wilmington come talvolta è conosciuto – si erge sui ripidi pendii di Windover Hill, sopra il villaggio di Wilmington. Le origini e il significato della figura hanno sconcertato archeologi e storici per centinaia di anni. Questa sagoma è un simbolo di fertilità, rappresenta un antico guerriero o una follia del XVIII secolo? Forse non lo sapremo mai con certezza. È difficile trovare una risposta univoca con questo gigante, tant’è che esistono diverse teorie sulla data della figura.
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A quando risale?
Alcuni sono convinti che sia di epoca preistorica. Sono state trovate infatti monete romane che recavano una figura simile, altri elementi portano a pensare che risalga al IV o V secolo. È stata suggerita anche un’origine anglosassone, poiché vi sono parallelismi con una figura con elmo recuperata su degli ornamenti di quel periodo. C’è poi chi ipotizza che il Long Man sia opera di un monaco artistico del vicino Priorato di Wilmington, databile tra l’XI e il XV secolo.
Nel 2003, un’indagine archeologica ha trovato ulteriori prove che suggeriscono che la figura dell’Uomo Lungo risalga effettivamente alla prima età moderna, compresa tra il XVI e XVII secolo. Per molte persone però l’origine e il significato di questa figura rimangono tutt’oggi senza risposta. Fino a quando non ci saranno ulteriori prove, dovremo accontentarci delle parole del reverendo AA Evans che a suo tempo disse: “Il Gigante custodisce il suo segreto e dal suo colle lancia una sfida perpetua”.
Che valore ha L’uomo lungo di Wilmington nella comunità inglese
Nel 1925 la figura e un appezzamento di terreno attorno al Long Man furono donati alla Sussex Archaeological Society dal Duca di Devonshire. Da allora la Società si è presa cura di questo misterioso ritrovamento e garantisce che il sito sia visitabile gratuitamente da tutti.
Il gigante è stato modificato nel tempo? Le teorie
Nonostante le voci e le ipotesi, non ci sono prove archeologiche o storiche che i pudichi vittoriani abbiano privato la figura della sua virilità!
La prima illustrazione conosciuta dell’Uomo Lungo – realizzata dal geometra John Rowley nel 1710 – mostra il volto della figura con una caratteristica forma di elmo. L’illustrazione non solo dà credito all’idea che la figura rappresenti un dio della guerra, ma suggerisce anche che la figura fosse un’ombra o una rientranza nell’erba piuttosto che caratterizzata un contorno solido. Nell’Ottocento la figura era delimitata con mattoncini gialli, ma era visibile solo in particolari condizioni di luce.
Durante la Seconda guerra mondiale, la figura fu mimetizzata con vernice verde per impedire agli aerei nemici di utilizzare L’uomo lungo di Wilmington come punto di riferimento. Poi, nel 1969, un progetto di restauro ha sostituito i mattoni gialli con blocchi di cemento che ora sono regolarmente dipinti per garantire che l’Uomo Lungo sia sempre visibile. Oggi L’uomo lungo è curato dalla Sussex Archaeological Society e continua a vegliare su Wilmington. La figura è una destinazione popolare da esplorare per escursionisti e famiglie. E, grazie alla tutela della Società archeologica del Sussex, rimane gratuito.
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