Meloni al Senato in vista del Consiglio Ue: «Maggioranza compatta, fatevene una ragione»

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«La nostra maggioranza politica è compatta, fatevene una ragione. Il governo ha un orizzonte di legislatura». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato alla vigilia del Consiglio europeo in programma il 26 e 27 ottobre a Bruxelles. Nel suo discorso la premier ha affrontato diversi temi, dal conflitto tra Israele e Hamas, ai migranti fino a Ue e Ucraina.

Meloni annuncia imminente provvedimento europeo sui migranti

Sul tema migranti la premier ha dichiarato che la presidente Ursula von der Leyen «ha inviato in queste ore una lettera al Consiglio dando atto dei passi concreti fatti in questa direzione e annunciando, tra l’altro, un provvedimento imminente per rafforzare il quadro giuridico e le politiche europee di contrasto al traffico di esseri umani. È un impegno significativo che siamo pronti a sostenere». La premier ha poi rivendicato il «lavoro incessante» svolto dal governo «fin dal giorno del suo insediamento, in sede europea e internazionale per arrivare ad un cambio di approccio serio e definitivo nella gestione della migrazione». Un approccio più restrittivo e su base securitaria: «Non più porte aperte e redistribuzione, ma protezione dei confini esterni, accordi con i Paesi terzi, canali legali per rifugiati e quote di immigrati regolari compatibili con i bisogni del nostro sistema economico», ha rimarcato la premier, sostenendo anche che l’attuale crisi in Medio Oriente «rischi per la nostra sicurezza».

Israele-Hamas, il governo preme per una soluzione politica

La presidente del Consiglio ha poi ribadito la vicinanza del governo italiano a Israele: «Voglio esprimere anche in questa aula la vicinanza umana alle famiglie delle vittime del terrificante attacco di Hamas del 7 ottobre. La mia grande preoccupazione è per la sorte degli ostaggi». Le parole di Meloni sono state accolte con una standing ovation da parte dei membri del governo. «Nessuna causa potrà giustificare il terrorismo», ha aggiunto, sottolineando come «i civili di Gaza, i diritti del popolo palestinese e le istituzioni che lo rappresentano legittimamente, a partire dall’Autorità Nazionale Palestinese, sono essi stessi vittime della politica di Hamas, e le due cose non devono essere sovrapposte». La premier ha affermato poi «l’importanza di contribuire alla de-escalation del conflitto e riprendere quanto prima un’iniziativa politica per la regione» per arrivare a una soluzione strutturale «sulla base della prospettiva “due popoli, due Stati“».

La premier invita a non lasciare che il sostegno all’Ucraina si affievolisca

Passando alla guerra tra Russia e Ucraina, la premier ha affermato la necessità di «non affievolire il sostegno a Kiev, il futuro è in Europa», perché «il mondo in cui non esistono più linee rosse invalicabili è un mondo insicuro per tutti, anche per noi, non solo per chi è coinvolto nei conflitti«. «Non è un caso che non ci siano state condanne specifiche della Russia dell’attacco di Hamas», ha detto Meloni.

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