Mozia, Trapani e San Vito Lo Capo: seguendo la rotta del sale

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Sono tre piccoli gioielli dove la natura ha regalato parte del suo spettacolo, tanto che le siciliane Mozia, Trapani e San Vito Lo Capo, valgono davvero ben più di una visita, possibilmente una vacanza. La prima è legata ai pregevoli reperti dell’archeologia punico-fenicia che su tale lembo di terra hanno lasciato testimonianze storiche di primaria importanza. Si tratta di soli 40 ettari legati a quella che fa parte delle isole dello Stagnone. Fu fondata alla fine del VIII secolo a. C e fu scelta proprio per la sua fortunata posizione non lontana dall’Africa e sulle rotte verso la Spagna e l’Italia centrale. Nel corso delle guerre con i greci fu distrutta da Dioniso di Siracusa e riscoperta nel secolo scorso da Joseph Whitaker, che prima di far partire gli scavi decise di acquistarla.Importantissima, all’interno del museo che porta il suo nome è la statua del Giovanetto di Mozia, scultura in marmo, oltre che la “Maschera ghignante”.

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Mozia, Trapani e San Vito Lo Capo: seguendo la rotta del sale, pubblicato su Goolliver, un mondo da vedere. il 14/10/2010

© Francesca per Goolliver, un mondo da vedere., 2010. |
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Tag: approfondimenti, Mozia, San Vito Lo Capo, Trapani

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