New York è considerata una delle più belle città al mondo. Nel 2011, più di 50 milioni di turisti americani e stranieri hanno visitato la Grande Mela, i suoi musei, hanno assistito agli spettacoli di Broadway, frequentato i migliori ristoranti dove è possibile trovare ogni tipo di cucina e si sono lasciati rapire dalla storia e dalla maestosità dei grandi parchi come Central Park. Per ragioni a noi non note, ben l’80% dei turisti preferisce però convergere su quello che è forse il posto meno autentico della città: Times Square.
L’attrazione principale di Times Square sono le sue famose “luci”, i giganteschi cartelloni pubblicitari delle grandi case di abbigliamento o delle profumerie, e gli schermi della Jumbotron Tv della CNN. Poi c’è la faccenda Capodanno, che deve essere davvero emozionante se si considera che la gente affronta anche temperature sotto lo zero, flotte di turisti ubriachi e l’imminente rischio di inciampare.
Ma a parte questo, Times Square è un deserto che si distingue per i suoi negozi (non dimenticate di comprare l’appuntita corona verde della Statua della Libertà!), qualche teatro, ristoranti delle grandi catene e venditori ambulanti di borse e DVD pirata.
Un effetto collaterale della decisione del precedente sindaco Rudy Giuliani di rimuovere da Times Square i teatri porno e le prostitute che hanno frequentato la piazza per tutti gli anni ‘60, ‘70 e ‘80 è che oggi Times Square è del tutto priva di qualcosa di tipicamente newyorkese.
E’ più come il più affollato centro commerciale d’America, dove il parcheggio costa 20 dollari l’ora, esattamente il tempo di attesa ad un ristorante del posto come l’Applebee’s.