Per la bellissima Siracusa è stata pensata una nuova tassa, una città siciliana e millenaria, dal fascino unico e intramontabile.
Siracusa è una cittadina siciliana, meta scelta spesso dai turisti di tutto il mondo per la sua storia millenaria e il suo fascino unico. E, come in tutte le città, anche in questo caso, il visitatore è tenuto a pagare una tassa di soggiorno.
Il comune di Siracusa ha deciso di introdurre una serie di novità a questo riguardo. La notizia non è stata accolta favorevolmente da molti cittadini che lavorano nel settore turistico. Il voto del consiglio comunale ha portato a modificare il regolamento attuale.
Ed ha apportato delle modifiche significative sulle tariffe. L’Amministrazione, guidata dal sindaco Francesco Italia, ha deciso, infatti, di porre una stretta sulle attività extra alberghiere, come i B&B e le case vacanza.
Queste attività, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un incremento delle attività. Molti proprietari di immobili hanno, infatti, deciso di mettere sul mercato le loro abitazioni solo per affitti brevi ed il comune doveva intervenire anche in questo senso, per aggiornare il regolamento.
Siracusa la prima in Italia
Quindi l’Amministrazione ha disciplinato le locazioni brevi e quelle di immobili ad uso abitativo. Queste non dovranno avere una durata superiore a 30 giorni ed avranno un’estensione dai 4 ai 7 giorni per il pagamento dell’imposta.
Il comune avrà, dunque, un notevole incremento del gettito nelle sue casse, soldi che potranno essere utilizzati per migliorare i servizi. Uno degli obiettivi è anche quello di far rimanere i visitatori per periodi un poco più lunghi e disincentivare il turismo “mordi e fuggi”.
In definitiva, il turista pagherà una tassa a notte e a persona in percentuale al costo della stanza affittata. La Sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa si è detta fortemente contraria alla decisione presa dall’Amministrazione comunale.
L’imposta a percentuale imporrebbe “di rendere nota questa costruzione della tariffa con i servizi aggiuntivi”. Questo significherebbe avere “gravi conseguenze a livello di percezione del turista e di gestione amministrativa per le aziende”.
La proposta sembrerebbe avvantaggiare coloro che vendono solo il pernottamento. Siracusa sarà la prima città italiana ad applicare questo nuovo metodo che, con il tempo, potrebbe essere esteso anche al resto del paese.
I contrari
Il gruppo consiliare del PD si è detto fortemente contrario a questa decisione. E’ sicuramente giusto far pagare la tassa di soggiorno, ma il farla pagare sui 7 giorni consecutivi potrebbe non essere la soluzione per contrastare il turismo “mordi e fuggi”.
E, anzi, potrebbe convincere il turista a non fermarsi in città, ma in qualche altro luogo limitrofo. Inoltre, gli esponenti del PD hanno anche sottolineato quanto sia importante fare nuove regole in largo anticipo e non all’inizio della stagione.
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